interviste

”Al Toro anno indimenticabile”

Redazione Toro News

di Ivana Crocifisso

In un anno la storia tra il Torino e Dejan Lazarevic ha subito tante evoluzioni. Prima l'arrivo un po' in sordina, poi il passaggio da oggetto misterioso a titolare inamovibile. In estate il ritorno a...

di Ivana Crocifisso

In un anno la storia tra il Torino e Dejan Lazarevic ha subito tante evoluzioni. Prima l'arrivo un po' in sordina, poi il passaggio da oggetto misterioso a titolare inamovibile. In estate il ritorno a Genova prima della comproprietà con il Padova, sua attuale squadra. Per i compagni della Primavera del Grifone era 'Deky', al Toro è diventato il 'Bimbo', avrà già un soprannome in Veneto? Forse sì. Lo capiremo sabato, quando il Padova affronterà il 'suo' Torino. Sì, perché il granata gli è rimasto nel cuore. Dejan, come stai? Pronto per sabato? Non sarà mica una partita come tutte le altre..Sto bene. Certo che non sarà come le altre partite, sarà una gara molto particolare per me. A Torino ho passato un anno bellissimo, indimenticabile e sono contento di rivedere i miei ex compagni. Sarà dura, noi siamo in forma ma anche il Toro lo è.Cominciamo dalla fine, dal tuo passaggio al Padova. In molti lo hanno vissuto quasi come un tradimento, dopo la visibilità che il Toro ti ha dato. Ma tu saresti rimasto se fosse dipeso da te?Sì, volevo restare, certo, è solo che Genoa e Torino non hanno trovato l'accordo, cosa invece accaduta col Padova. Tradimento? Io spero solo che i tifosi non siano arrabbiati con me, perché di loro conservo un ricordo speciale.Sì, sei stato molto amato qui.Ho passato un anno bellissimo grazie anche a loro, a volte credo di aver fatto tanto bene in certe partite per merito dei tifosi, e lo penso davvero. Ero onorato ogni volta che scendevo in campo con quella maglia.Sei arrivato insieme a Cofie, e dei due tu eri quello che, secondo le previsioni, ci avrebbe messo molto di più ad ambientarsi. 'È timido, ha bisogno di tempo'. E invece cosa è successo?È successo che sono stato accolto benissimo sin dal primo istante a Norcia, mi sono inserito anche se non è mai facile, venivo da un campionato Primavera che è tutta un'altra cosa. Poi, con l'aiuto dei compagni e di Lerda sono riusciti ad ambientarmi alla perfezione, ho cominciato a giocare con continuità e da lì è stato tutto più semplice.Lerda è stato importante per la tua crescita, ma a livello di squadra la sua gestione ha deluso praticamente tutti. Cosa non ha funzionato?Posso solo ringraziare Lerda, che ha fatto tanto per me. Sulla stagione c'è poco da dire, è andata male ma è difficile trovare le cause. Mi dispiace per il mister, la squadra era forte. Ma il calcio è anche questo, un anno va tutto storto, quello dopo invece le cose si mettono per il verso giusto. E io sono contento che i miei ex compagni stiano facendo questa stagione, perché lo meritano. Sei rimasto in contatto con qualcuno di loro? Certo, sento molto spesso Ogbonna, ma anche Stevanovic.Stevanovic, per l'appunto. Ma lo sai che lui, pian piano, è riuscito a farti dimenticare?Ma no, io non mi preoccupo di questo. Mi fa piacere che lui sia tornato ad essere il giocatore che è sempre stato, sta facendo benissimo e spero continui così. Avete una cosa in comune, tu e Stevanovic, il gol. O il non gol, per essere precisi. In molti lo consideravano un tuo limite. Forse non è nel tuo DNA?No, io i gol li so fare, e so che prima o poi arriverà. Non me ne preoccupo, ci sta a volte non segnare, l'importante è dare sempre il massimo, non importa se è un altro ad andare in gol. Certo, segnare è una grande soddisfazione, anche personale, ed è bello per i tifosi. Ma ripeto, conta anche dare tutto quello che si ha dentro. Sarà la prima da titolare per De Feudis, di cui l'anno scorso era impensabile fare a meno e che adesso avrà la prima vera chance. Sì, lo conosco bene ed è un giocatore importante. E saprà sfruttare al meglio questa occasione, ne sono certo.Chi teme di più il Padova?E come faccio a dire un solo nome? Impossibile, sono tutti temibili, così come i miei attuali compagni. Sarà una bella partita.Sì, ma vedete di non fare scherzi..Nemmeno voi, però...! (ride, ndr)

(foto M. Dreosti)