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Amabili (PicenoTime): “Vasquez? Ha alcuni pregi e due difetti, ecco quali…”

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Le parole del collega di Ascoli che ci presenta il portiere Devis Vasquez, obiettivo di mercato del Torino, spiegando i suoi pregi e difetti
Federico De Milano
Federico De Milano Redattore 

Lo scorso 1 luglio il Torino ha salutato per fine contratto Luca Gemello e ora va a caccia di un sostituto. Tra i nomi emersi c'è quello di Devis Vasquez, portiere colombiano classe 1998 di proprietà del Milan che piace molto ai granata e che sono in una trattativa avanzata per lui. Nell'ultima metà di campionato il colombiano ha giocato in prestito ad Ascoli dove si è messo in luce diventando anche titolare nella parte conclusiva del campionato di Serie B, torneo che ha visto però retrocedere in C la formazione marchigiana. Per conoscere meglio il profilo di questo portiere abbiamo fatto alcune domande a Marco Amabili, direttore di PicenoTime, che lo ha visto da vicino per tutta la prima metà del 2024 e che ringraziamo per essersi concesso in esclusiva ai nostri microfoni.

Buongiorno Marco, che portiere è Devis Vasquez? Ha dovuto sostituire un portiere più esperto come Viviano per la parte finale di stagione, è stata una scelta obbligata oppure ci si fidava di lui visto che l’Ascoli si stava giocando la salvezza? "Lui è arrivato a gennaio ad Ascoli in prestito secco dal Milan e lo ha portato l'ex DS Marco Giannitti. Qui è venuto a fare la riserva di Viviano che era sempre stato titolare ma poi c'è stato un cambio dopo la partita con la Sampdoria con l'esonero di Castori e l'arrivo di Carrera. Decisivo in questo scenario è stato il preparatore dei portieri Antonello Brambilla che è arrivato ad Ascoli a stagione in corso. La sua scelta è stata di dare fiducia a Vasquez per il finale di stagione con Viviano che stava iniziando ad accusare qualche problema".


In una piazza di Serie A come il Toro che ruolo potrebbe ricoprire?"Difficile dirlo, è abituato all'alternanza. In una piazza come Torino però ci vuole carattere e forte personalità. Lui ha fatto il suo esordio con la Reggiana nel finale quando Viviano è stato espulso facendo una grande parata e salvando lo 0-0 e la panchina di Castori. Poi gioca con la Sampdoria per la squalifica di Viviano e fa abbastanza bene ma la sconfitta per 2-1 porta all'esonero di Castori. Dopo torna Viviano per la prima con Carrera in panchina ma durante la sosta avviene il cambio e Vasquez diventa titolare fino a fine campionato".

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Qual è un pregio di Vasquez come portiere?"Un suo pregio è senza dubbio la reattività tra i pali, ne ha molta. Dimostra da buon colombiano di avere molto istinto e riuscire a fare ottimi interventi anche belli da vedere, con la sua esplosività muscolare davvero di primissimo livello. Con i piedi è buono, è un destro naturale. Quando è arrivato dallo Sheffield aveva anche una fama di pararigori ma ad Ascoli non ne ha parato nessuno".

E invece quale può essere un suo difetto emerso nella parentesi ascolana?"In negativo invece ci sono le uscite alte che non sono il suo forte e ha commesso alcuni errori. Ho notato anche che parla poco e sprona poco i compagni con poche indicazioni ai difensori che da un portiere dovrebbero essere sempre guidati. Forse è un fatto caratteriale, sembra taciturno ma magari deve solo ambientarsi in Italia".

In caso di permanenza in B della squadra una sua eventuale riconferma sarebbe stata accolta bene dalla piazza?"Difficilmente sarebbe stato confermato visto che era solo un prestito secco. La piazza però lo avrebbe senza dubbio accettato perché lui è stato uno dei pochissimi a non finire nelle critiche della tifoseria dopo la retrocessione in Serie C. È stato comunque uno dei pochi a non finire nel mirino della critica perché ha fatto abbastanza bene, senza commettere grossi errori. Anche lo stesso Viviano non è entrato in conflitto con lui e ha accettato il cambio quando sono emersi i suoi guai fisici".