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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - SEPTEMBER 17: Gleison Bremer (back) of Torino FC competes for the ball with Giacomo Raspadori of US Sassuolo during the Serie A match between US Sassuolo and Torino FC at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on September 17, 2021 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Domenica alle ore 15 il Torino ospiterà il Sassuolo per disputare una partita valida per il 23^ turno di Serie A. I granata cercheranno continuità di rendimento giocando allo stadio Olimpico Grande Torino che è sempre più una fortezza per la formazione di Juric.
In occasione di questa sfida abbiamo fatto una chiacchierata con Stefano Aravecchia che per conto della Gazzetta di Modena segue da vicino le vicissitudini del Sassuolo e conosce molto bene questa squadra. Gli abbiamo posto qualche domanda per introdurci al meglio a questo match.
Buongiorno Stefano, come arriva il Sassuolo a questo impegno? Come sta la squadra anche in base a infortuni, casi Covid e fatiche post Coppa Italia?
"Il Sassuolo è una squadra che arriva con diversi indisponibili, soprattutto infortunati perché il discorso Covid riguardava solo Berardi ma è guarito e a Torino ci sarà. Ci sono una serie di infortunati che non rientreranno come Djuricic, Matheus Henrique, Obiang e poi c'è Traorè che è in Coppa d'Africa. È una squadra competitiva ma con delle difficoltà; importante comunque il rientro di Berardi che è mancato con il Verona e la sua assenza si è fatta sentire. Mercoledì c'è stata la partita di Coppa Italia e i tanti impegni ravvicinati possono affaticare. Il Sassuolo ha fatto solo un parziale turn-over perché ci teneva a passare il turno".
All’andata il Torino vinse 0-1 nel finale con un gol di Pjaca. Il campionato era appena iniziato e molte cose sono cambiate, dobbiamo aspettarci un Sassuolo differente da allora?
"Il Sassuolo soffre le squadre che giocano come il Torino e infatti domenica scorsa contro il Verona, al di là della sconfitta, è stato molto deludente. Quella con il Torino sarà una gara complicata dal punto di vista tattico. Fin qui il Sassuolo ha fatto bene con le squadre di alta classifica: ha vinto con la Juventus, con il Milan e ha fermato il Napoli però con le squadre di centro e bassa classifica ha problemi di approccio. Contro queste squadre fa fatica a trovare equilibrio, secondo me però sarà una partita equilibrata".
Al momento le due squadre sono separate da soli 3 punti in classifica sinonimo del fatto che si equivalgono abbastanza. Torino e Sassuolo potranno dire la loro anche nella lotta per un posto in Europa oppure le vede più indietro?
"Non mi voglio sbilanciare troppo sul Torino perché non lo conosco troppo bene anche se quando l'ho visto mi ha sempre impressionato, ho sempre pensato che Juric sia un grande allenatore. Per il Sassuolo invece questo è un anno zero perché dopo tre anni con De Zerbi ha cambiato allenatore prendendo un esordiente che sta modificando un po' la mentalità e il tipo di gioco perché fino all'anno scorso c'era più palleggio mentre ora si ricerca più verticalizzazione. Sono stati ceduti giocatori importanti come Locatelli, Caputo, Marlon e Boga e per questo è un anno nel quale si sta cercando di riaprire un ciclo. Penso che l'obiettivo realistico sia quello di stare nella parte sinistra della classifica, gli appuntamenti per provare ad avvicinarsi alla zona Europa per ora li ha sempre falliti".
Dionisi e Juric sono due allenatori arrivati entrambi la scorsa estate su queste due panchine. Il loro primo campionato però sta andando bene e le due squadre sembrano aver già imparato bene le loro tattiche e i loro stili, è d’accordo?
"Assolutamente sì. Secondo me Juric ha ancora più meriti perché sta risollevando una piazza dove c'è molta pressione. Dionisi invece ha il vantaggio di poter sbagliare perché il Sassuolo è una grande famiglia e ti aspettano se fai degli errori. Per certi versi questa cosa può essere un limite ma se sei un allenatore esordiente è un bel vantaggio. Dionisi infatti sta sfruttando l'occasione e sta portando il Sassuolo dove ci si aspetta che stia. Juric invece, in una piazza dove da anni ci sono più amarezze che gioie, sta gestendo molto bene la pressione ed è un allenatore che per me è proprio da Torino per idee e carattere, sta facendo molto bene".
Quali giocatori del Sassuolo dovrebbe temere di più un tifoso del Torino? Chi deve tenere particolarmente d’occhio nella gara di domenica?
"La risposta è molto facile, nel Sassuolo gioca l'ossatura del futuro attacco della Nazionale con Raspadori e Scamacca in più c'è anche Berardi che è la stella della squadra e ha molta leadership. Questo è un trio di attaccanti di grande livello. I primi due sono destinati ad andare a giocare altrove a giugno e la società non li cederà in questa sessione di mercato, sono giovani ma hanno qualità e grandi prospettive. Oltre a loro tre dico di tenere d'occhio anche Frattesi che posso garantire è un centrocampista che sta facendo un grande salto di qualità perché sia in fase offensiva che difensiva sta facendo molto bene e credo che molto presto sarà un uomo mercato ricercatissimo".
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