Dopo il deludente pareggio contro la Salernitana, il Torino torna in campo sabato sera in trasferta sul campo del Sassuolo. La squadra emiliana non sta vivendo un periodo semplice e si ritrovare relegata nelle zone basse della classifica, con un solo punto di margine sulla zona retrocessione. Per conoscere meglio lo stato di forma della formazione neroverde abbiamo fatto alcune domande a Stefano Aravecchia, giornalista de La Gazzetta di Modena che conosce molto bene le vicende di casa Sassuolo.
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Aravecchia (Gazzetta Modena): “Sassuolo male in difesa, gara decisiva per Dionisi”
Buongiorno Stefano, il Sassuolo quest’anno sembra essere in chiara difficoltà, cosa è cambiato rispetto alle scorse stagioni?"Questo era l'anno zero annunciato dalla società, Dionisi ha rinnovato ed è rimasto. Il fiore all'occhiello del Sassuolo è sempre stato il mercato, come dimostrato dalle grandi plusvalenze degli anni passati. Quest'anno però qualcosa non è andato, la rosa non sembra all'altezza di quelle degli altri anni e anche il mercato sia estivo che invernale non è stato all'altezza della situazione. Probabilmente il Sassuolo non si aspettava di affrontare una stagione così sofferta, ci sono tanti responsabili".
A proposito di mercato, è arrivato Doig che è stato anche un obiettivo del Torino..."A gennaio ci si aspettava qualche mossa in più, è arrivato Doig che è un ragazzo di ottima prospettiva ma per lo più propenso alla fase offensivo e che quindi non può sistemare i problemi difensivi. Poi è arrivato anche Kumbulla che è certamente un buon giocatore che a Verona ha fatto vedere belle cose ma che è fermo da tantissimo tempo. Questa squadra aveva bisogno di qualche rinforzo in più dopo aver ceduto pedine importanti come Frattesi".
In caso di mancato risultato contro il Torino, Dionisi potrebbe essere considerato a rischio esonero?"Sicuramente la società fa le sue valutazioni che io credo siano nella normalità delle cose, la società lo ha sempre difeso e Carnevali dopo la fine del mercato ha riconfermato la fiducia del club nei confronti dell'allenatore che gode di grande stima. È stato fatto il nome di Fabio Grosso che è un profilo che piace e viene considerato da Sassuolo, va capito se sarà pronto o se non fosse meglio affidarsi ad un tecnico più navigato e che conosce meglio la categoria. Sarebbe una scommessa, il Sassuolo ne ha vinte tante e vedremo questa nel caso in cui non arrivi un risultato contro il Torino. Questa partita sarà decisiva".
Storicamente la piazza neroverde è sempre stata considerata molto tranquilla, in questo momento di difficoltà ci sono maggiori pressioni?"Quello di non avere grandi pressioni può essere sia un vantaggio che uno svantaggio in certi momenti. I giocatori giovani che arrivano qui sono sereni perché arrivano in un ambiente sano e una società sani. Tuttavia non essendoci un pubblico numerosissimo, giochi quasi sempre in trasferta e quando le cose non vanno bene come in questo momento, avere un po' di pressione dettata dai tifosi potrebbe secondo me anche aiutare a dare la scossa".
Quali sono i principali punti deboli del Sassuolo? Come può il Toro fargli male e vincere la partita? E quali sono quelli invece positivi?"Uno dei grandi problemi del Sassuolo in questo momento così delicato è l'assenza di Berardi che rientrerà a marzo ed è uno dei pochi in grado di fare la differenza. Il calendario mette di fronte delle partite fondamentali per il Sassuolo che però dovrà fare a meno di lui. Più che punti forti in questo momento emergono i punti deboli che sono legati soprattutto alla fase difensiva, la squadra ha già incassato 41 gol in 22 partite. Significa che parte quasi sotto di due gol tutte le giornate e questo è il vero problema perché non può dover sempre segnare tre reti per fare punti. I numeri sono davvero molto negativi".
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