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TURIN, ITALY - FEBRUARY 08: UC Sampdoria head coach Claudio Ranieri watches the action during the Serie A match between Torino FC and UC Sampdoria at Stadio Olimpico di Torino on February 8, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Questa sera, lunedì 21 agosto, scatterà il campionato del Torino. Il primo avversario sarà il Cagliari di Claudio Ranieri. Per introdurre la sfida è intervenuto in esclusiva su Toro News il giornalista di TMW e direttore di Centotrentuno.com Francesco Aresu, che segue da vicino le vicissitudini dei sardi.
Buongiorno Francesco. Come arriva il Cagliari al debutto?"Arriva bene dopo la Coppa Italia. Aver vinto contro il Palermo ai supplementari ha dato la giusta carica alla squadra, sebbene stiamo parlando di un Cagliari ancora incompleto. Lo stesso Ranieri evidenzia sempre che mancano due difensori e un attaccante dai dieci gol in su. Nel frattempo è arrivato Prati".
Che Cagliari si aspetta sotto la Mole?"Quest'anno il Cagliari dovrà puntare a una salvezza tranquilla. Ranieri ha già impresso nella scorsa stagione uno dei suoi principi: quando non puoi vincere, devi saper non perdere. Sembra una banalità ma nella passata stagione con questa mentalità è andato parecchio avanti in classifica. Già da lunedì vedremo un Cagliari accorto che non lascerà spazio al Torino. Sarà un Cagliari che cercherà più di non perdere che di vincere".
Secondo lei, è cambiato il modo di interpretare il ruolo di presidente da parte di Giulini dopo l'arrivo di Ranieri?"Ranieri da quando è arrivato ha cambiato tutte le carte in tavola per lo spogliatoio, la dirigenza, la stampa. Ranieri è stato scelto nel momento peggiore della presidenza di Giulini, ovvero dopo la sconfitta prenatalizia di Palermo. Il Cagliari lo scorso dicembre era a un passo dalla Serie C e in tanti parlavano dell'incubo della doppia retrocessione. Ranieri ha ribaltato tutto. Oltre a questo, bisogna sottolineare anche il cambio di mentalità e di atteggiamento di Giulini che non parla alla stampa da quel Venezia-Cagliari che costò la retrocessione. Non ha mai parlato nella passata stagione. Questo è stato un cambio di rotta dal punto di vista comunicativo, ciò è coinciso con la scelta del direttore sportivo. Nereo Bonato è una persona molto silenziosa e posata, l'uomo dell'equilibrio. Il tipo di mercato che è stato impostato negli ultimi mesi va in questa direzione. Il Cagliari ha fatto alcune operazioni di rilancio, penso a Jankto, e ha preso alcuni giovani interessanti come Prati. Sembra passata l'epoca delle figurine".
Se potesse attingere dal Torino, senza limiti di budget, chi prenderebbe?"Prenderei Schuurs e Sanabria, ma la risposta è troppo scontata. Mi piacciono molto i giocatori balcanici: Ilic, Vlasic e Radonjic. Possono esplodere dopo l'ottima stagione scorsa".
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