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interviste
GENOA, GE - APRIL 18: Head Coach Sinisa Mihajlovic and president Massimo Ferrero of Sampdoria are seen ahead of the Serie A match between UC Sampdoria and AC Cesena at Stadio Luigi Ferraris on April 18, 2015 in Genoa, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images)
"Manca sempre meno a Sampdoria-Torino e, per avvicinarci al match, abbiamo contattato Paola Balsomini, nota giornalista genovese, che segue la Sampdoria per molte collaborazioni come quelle con Primocanale, Sky Sport e Tuttosport. Ecco le impressioni sulla partita di oggi da parte di un'autorevole collega che segue da vicino le vicende della squadra blucerchiata.
"Buongiorno Paola. Come sta questa Sampdoria, che oggi riceve il Torino di Mihajlovic?
"La Samp sta bene. Era partita bene a livello di gioco ma i risultati non la premiavano, tanto che Giampaolo è stato a rischio esonero. Poi la vittoria nel derby ha cambiato le carte in tavola da molti punti di vista. Ora la squadra, soprattutto tra le mura amiche, vive un bel momento di forma, arrivando da un pari in rimonta a Crotone e da una bella vittoria in Coppa Italia. Personalmente non vedevo una Sampdoria così proprio dai tempi di Mihajlovic, specialmente dal punto di vista del carattere questa squadra rispecchia davvero quella che fece vedere il tecnico serbo".
Agganciamoci al discorso Mihajlovic: come giudichi l'operato di Sinisa a Genova, il suo divorzio per approdare al Milan e secondo te come verrà accolto dalla Marassi blucerchiata?
"Mihajlovic ha sedotto e abbandonato la Sampdoria. E' arrivato in un momento molto difficile, quello successivo al periodo di Delio Rossi in panchina, e ha portato la squadra a una salvezza molto tranquilla, facendo vedere gioco, carattere, mentalità e soprattutto risultati. La stagione successiva, una grande partenza ha portato la Samp a stazionare al sesto posto. Poi, il tecnico ha iniziato a flirtare col Milan e, casualmente, la squadra ha un po' mollato la presa, finendo comunque al settimo posto e qualificandosi all'Europa League per i noti problemi che ebbe il Genoa. Infine la partenza alla volta di Milanello: i tifosi blucerchiati si sono sentiti traditi. Domani non mi stupirei se ci fosse qualche fischio, del resto da queste parti pure uno come Roberto Mancini è stato contestato. Ma in generale può anche esserci semplicemente indifferenza. A prescindere da tutto questo, va comunque detto che l'operato di Mihajlovic alla Sampdoria è stato ottimo".
Parliamo ora di due giocatori per cui la sfida sarà particolare: Fabio Quagliarella, che dopo essersi lasciato male con l'ambiente torinese a Genova sta dimostrando di avere ancora molto da dare, e Lorenzo De Silvestri. Il terzino avrebbe potuto essere capitano doriano, ma ha scelto di seguire Mihajlovic a Torino e ora si ritrova seconda scelta.
"Quagliarella è davvero l'uomo in più della Sampdoria. Corre, lotta, segna, fa segnare. Qui sta vivendo davvero una seconda giovinezza, qualcuno lo critica perchè a volte è poco lucido sottoporta ma è accettabile per quanto lavora per la squadra. Vi dico un solo dato: è l'unico giocatore della Samp ad essere sempre stato titolare sotto la gestione Giampaolo. Su De Silvestri io non ho dubbi. Lui ha avuto un brutto infortunio nel 2015, la rottura del legamento crociato, e ha fatto fatica a riprendersi. Poi anche quest'anno è rimasto vittima di qualche acciacco. Secondo me il suo è meramente un problema di condizione perchè le sue qualità sono indiscutibili".
Ma la Sampdoria come percepisce la partita contro il Torino?
"Mihajlovic ha detto che questa partita sarà una battaglia. Giampaolo in conferenza stampa ha risposto che questa è una strategia, un bluff da grande comunicatore qual è Sinisa: il mister doriano è convinto che il Torino non la metterà sul fisico ma punterà a fare male con la propria grande qualità e io sono d'accordo. Pressing e determinazione saranno le armi con cui i blucerchiati dovranno impedire ai granata di fare male".
Il giocatore più temuto dalla Sampdoria?
"Ne indico due, i due esterni offensivi Falque e Ljajic. Secondo me proprio le due corsie saranno le zone di campo dove la partita si deciderà".
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