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Benincasa (Corriere Calabria): “Golemic possibile mossa per fermare Belotti”

CAGLIARI, ITALY - OCTOBER 25:  Junion Messias of Crotone celebrates scoring a goal (0-1) during the Serie A match between Cagliari Calcio and FC Crotone at Sardegna Arena on October 25, 2020 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

L'avversario / Le parole del giornalista che segue le vicende del Crotone

Gianluca Sartori

Nella marcia di avvicinamento a Torino-Crotone ci affidiamo come di consueto a un cronista al seguito della squadra avversaria dei granata per raccogliere il suo angolo visuale: stavolta a concedersi ai nostri microfoni è Fabio Benincasa, collega del Corriere della Calabria.

Fabio, la prima domanda è: Stroppa rischia la panchina in caso di sconfitta?

“A sentire le dichiarazioni del direttore sportivo Ursino e del presidente Vrenna, no: hanno esternato la volontà di chiudere il campionato con questo allenatore. Tuttavia, io direi di sì, perché se il Crotone dovesse perdere a Torino, si ritroverebbe con un solo punto dopo sette partite e sarebbe difficile non porsi delle domande. Tuttavia va anche detto che il Crotone in questo avvio di campionato ha avuto un calendario difficile e questo potrebbe indurre la società a concedere a Stroppa delle chances in più”.

La difesa subisce tanto, con 17 gol subiti è la peggiore del campionato insieme a quella del Benevento. Perché?

“Nelle primissime partite Stroppa era stato troppo imprudente, pensando di giocare con una linea difensiva alta, ma il Crotone non se lo poteva permettere. Magallan e Luperto sono giocatori nuovi e devono ancora trovare affiatamento, mentre Marrone è un difensore adattato; nasce centrocampista e dietro ha dimostrato di fare un po’ di fatica”.

Djidji, arrivato in Calabria in prestito secco, potrebbe dare una mano?

“E’ tornato ad allenarsi proprio in questi giorni. Vedremo, sicuramente al Torino inizialmente aveva fatto delle buone partite salvo poi retrocedere nelle gerarchie, anche a causa di qualche problema fisico, fino alla partenza. E’ un giocatore che ha una certa esperienza e, se recuperasse al meglio, sono convinto che potrebbe essere un’arma in più”.

Uno dei protagonisti più attesi è Messias, che ha una storia particolare. Ha sempre giocato a Torino e in Piemonte, ma il club granata non lo ha notato.

“Sì, ma non lo ha notato nessuno, non solo il Torino. Giocava a calcio come hobby, poi ha avuto la fortuna di trovare Ezio Rossi che lo ha scoperto e portato con sé a Casale in D. Da lì in poi è stato bravo lui a dimostrare di meritare di scalare le categorie. Si è trattato di un bel colpo di Ursino, uno che questi colpi dal cilindro ogni tanto li tira fuori, vedi anche Simy e Budimir. Messias è un ottimo giocatore ma a mio avviso deve giocare davanti con Simy e non a centrocampo dove ogni tanto lo ha provato Stroppa”.

Che Torino ti aspetti?

“E’ una squadra in cui ho visto dei sensibili miglioramenti di recente; è stata anche sfortunata perché la partita contro la Lazio se la giochi altre dieci volte la vinci nove. Giampaolo sta plasmando la squadra con il tempo trovando delle buone intuizioni e lanciando anche qualche giovane. E’ un tecnico che ha bisogno di tempo ma si sta meritando fiducia, fermo restando che ora il Torino deve trovare conferme, la vittoria di Genova non basta”.

Belotti al Crotone ha segnato sei volte in tre partite e in questo periodo sta bene. Come lo può fermare Stroppa?

“Fermare lui è difficile, occorre togliergli i rifornimenti, cercando di bloccare Lukic che a mio avviso è l’altro giocatore da tenere d’occhio con un’attenzione particolare. Comunque per rinforzare la difesa Stroppa potrebbe optare per impiegare Golemic, che è un difensore puro, al posto di Marrone che è più che altro un play arretrato, in modo da rinforzare la gabbia attorno a Belotti”.