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interviste
Da Direttore Generale vinse con il Torino lo scudetto del 1976, oggi è uno tra i più affermati agenti di calciatori. Ma Beppe Bonetto resta un grande cuore granata. Con lui abbiamo voluto commentare questo momento...
"Da Direttore Generale vinse con il Torino lo scudetto del 1976, oggi è uno tra i più affermati agenti di calciatori. Ma Beppe Bonetto resta un grande cuore granata. Con lui abbiamo voluto commentare questo momento positivo del Toro, reduce da quattro vittorie consecutive e pronto a compiere il definitivo salto di qualità sabato a Lecce.
"Buonasera Bonetto. Dopo le difficoltà avute nell’ultimo periodo del 2009 il Toro ha messo la quinta. Crede nella promozione diretta?“Io ho sempre sostenuto che questa squadra avesse le potenzialità per andare in serie A. Ho dovuto rimanere in silenzio per qualche tempo con i miei amici quando i risultati non arrivavano, accusando i colpi. Ma la mia idea è sempre stata quella, ad esclusione forse del dopo partita con la Salernitana. In quel caso avevo smarrito un po’ di fiducia”.
"Una rinascita che è coincisa con la rivoluzione attuata nel mercato di gennaio. Come giudica l’operato di Petrachi?“Tra i giocatori che ha portato a Torino mi piace molto Garofalo. Non lo conoscevo e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. Molto bravo anche D’Ambrosio, che è entrato in concorrenza con il mio assistito Rivalta e gli sta facendo trovare poco spazio. Ma d’altronde il ruolo di Claudio non è assolutamente quello di terzino. Comunque, non è stato solo l’arrivo di tanti giocatori a riportare il Toro nelle prime posizioni. Anche l’allenatore ha ripreso fiducia, per fare un esempio. Si tratta di un insieme di motivi”.
"Tra gli arrivi del mercato di gennaio c’è anche Pestrin. Come giudica il suo inserimento in squadra? “E’ un altro innesto importante, perché è un centrocampista che ha qualità. Ma la testata rifilata a Colombo venerdì è una caduta di comportamento non accettabile da parte di un giocatore intelligente come lui. Ha sbagliato anche il pubblico ad applaudirlo, perché ha rovinato la partita. Senza il gol arrivato all’ultimo saremmo qui a parlare di un pareggio, contro una squadra certamente non irresistibile. E’ una fortuna che la Triestina non ne abbia approfittato. Non capisco cosa gli sia saltato in mente per fare una cosa del genere”.
"Tanti prestiti e nessun acquisto per intero da parte del Toro a gennaio. E’ la nuova frontiera del calcio attuale?“Potrebbe esserla ma al momento è meglio non parlare di ciò. Io mi immedesimo nella situazione granata e l’unica cosa da fare ora è concentrarsi su questo finale di stagione. Cairo sta acquisendo esperienza e sono sicuro che non ripeterà gli errori commessi nel passato. Di calciomercato ne parleranno solo a giochi fatti”.
"E’ di oggi la notizia che Preziosi, ai tempi del Como, ebbe tra le mani Messi ma poi non se ne fece più nulla. Come commenta questa dichiarazione?“Anni fa un personaggio disse la stessa cosa riguardo a Maradona. Francamente sono situazioni che non meritano neanche un commento. Perché nessuno menziona l’interesse verso giocatori scarsi?”
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