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Brambati a TN: “Al Torino sta mancando più Belotti che Bremer”
Massimo Brambati è un figlio del Filadelfia che nel 1986 dal Torino si è trasferito all’Empoli. Per l’ex difensore la gara di domenica alle 12.30 tra piemontesi e toscani sarà speciale proprio perché da una parte c’è l’amore e la riconoscenza nei confronti di una piazza che l’ha coccolato e cresciuto mentre dall’altra c’è una piazza che per due anni l’ha introdotto nel calcio dei professionisti. In esclusiva su Toro News Brambati analizza le questioni più spinose legate al mondo granata.
Buongiorno Massimo. Il Torino arriva da tre sconfitte di fila che hanno un po’ macchiato l’avvio di stagione. Un suo giudizio?
“Il Torino era partito benissimo. Stimo tantissimo Juric perché ha un carattere che rispecchia il Toro che conoscevo io fin da ragazzino. Mi fa molto piacere che sia stato scelto lui come allenatore della squadra. Nelle ultime partite è mancata un po’ di fortuna. Il Toro ha trovato un Napoli in un momento magico ed è mancato nei primi minuti; credo che se avesse tenuto botta, le cose per gli azzurri si sarebbero complicate. Il Toro nel prosieguo della partita ha messo in difficoltà il Napoli; dopo il terzo gol è stata un’altra gara e Sanabria per poco non rimetteva in piedi il match sul finire del primo tempo. Anche con il Sassuolo il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio; la sconfitta è stata figlia di un errore difensivo nel finale. Resto molto fiducioso sul lavoro di Juric e sul risultato conclusivo del Torino. Siamo dopo otto giornate in linea con quello che mi aspetto dai granata”.
Sta pesando di più l’assenza di Andrea Belotti o quella di Gleison Bremer?
“Belotti è stato l’anima della squadra. Non sempre si è evinto nello scorso campionato, però manca come punto di riferimento offensivo. Penso che Juric troverà un modo per sopperire alla mancanza”.
Quindi si sente più l’assenza di Belotti. Forse nella sua analisi incidono anche le buone prestazioni di Alessandro Buongiorno e di Peer Schuurs.
“Sì, stanno ben facendo. Tutto il pacchetto arretrato sta lavorando bene. Metterei da parte soltanto la prima mezz’ora al Maradona. Mi ha colpito positivamente il rendimento difensivo del Torino nelle prime gare senza Bremer”.
Forse a Napoli era meglio non difendere molto alti e non giocare uomo su uomo...
“Credo che Juric sia una persona intelligente e quindi sa che in alcuni casi si possono snaturare alcune caratteristiche. Faccio un esempio. Italiano sta andando dritto per dritto nella sua strada e si sta dimostrando troppo estremista nelle sue idee. In alcuni casi bisogna essere più malleabili. Io stravedo per Juric e penso che abbia la dote di saper leggere il momento”.
Che cosa si aspetta da Torino-Empoli?
“L’Empoli è una squadra da prendere con le pinze. Zanetti gioca le gare in modo intelligente. Non so che partita imposterà il tecnico toscano. Mi aspetto un Toro che dimostri il suo valore e ritorni alla vittoria. Mi spiacerebbe per i miei amici empolesi, ma essendo figlio del Filadelfia il Toro è sempre nel mio cuore”.
Ecco cosa rimane di quel periodo in granata?
“Ho esordito in Serie A con il Torino e ho avuto l’onore di essere allenato da Gigi Radice. Ancora oggi sono in stretto contatto con Beppe Dossena. Torino e il Toro sono sempre nel mio cuore. Mi piacerebbe vedere esultare un po’ di più i tifosi granata perché questo club merita di stare più su in classifica”.
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