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interviste
di Edoardo Blandino
È arrivato il quinto risultato utile consecutivo nonostante le assenze di Bianchi e Pellicori. La squadra ha vinto in rimonta con grande carattere ed...
"di Edoardo BlandinoÈ arrivato il quinto risultato utile consecutivo nonostante le assenze di Bianchi e Pellicori. La squadra ha vinto in rimonta con grande carattere ed umiltà. D’Ambrosio si è ritrovato dopo un periodo di appannamento, mentre Comi è finito solamente in tribuna, non potendo giocare così né contro il Modena, né contro la Juve in Primavera. Sono tanti i temi di discussione dopo la partita di sabato e come ogni lunedì ne abbiamo parlato insieme a Patrio Sala.Iniziamo dagli aspetti positivi. Che cosa ti è piaciuto di questa partita?«Mi è piaciuto molto il secondo tempo. Mi è piaciuta la partecipazione di tutti i giocatori che si sono sempre prodigati a dare una mano all’azione offensiva, al di là dei singoli errori che potevano complicare la vita alla squadra o compromettere il risultato. C’è stata grande coinvolgimento di ogni singolo uomo. Sono soddisfatto di tutto questo».Parliamo invece di quello che non ha funzionato.«Ci sono stati errori madornali ed è la cosa più negativa. Ma io credo che oggi si possa essere soddisfatti delle prestazioni di alcuni giocatori che in passati sono stati anche giustamente criticati. Ho visto un D’Ambrosio in netta ripresa e credo che sia da valutare tutto positivamente. Lo stesso Pratali ha fatto un errore incredibile, ma poi ha fatto alcuni recuperi davvero importanti».Riguardo agli errori a cui facevi riferimento, credi che siano tutti individuali o riguardano anche il collettivo?«Sul primo gol c’è stata una partecipazione generale: su una palla libera che l’avversario gioca c’è stata la complicità di due granata che hanno tenuto in gioco tutti. Non sono né saliti per mettere in fuorigioco, né sono “scappati”, cioè non hanno seguito il movimento dell’attaccante. Però in questa categoria certi errori ci stanno».Prima facevi riferimento al miglioramento di D’Ambrosio. Secondo te da che cosa è dipeso questo inizio stentato?«Credo che sia una calo più psicofisico che psicotecnico-tattico. Da tre partite l’ho rivisto sulla strada giusta. Credo che si sia reso conto di aver stupito tutti. È arrivato e ha mostrato di essere un giocatore di valore con personalità e qualità tecniche importanti. Tutta questa risonanza positiva ha fatto sì che nella testa del giocatore potesse scattare la convinzione di essere forte. È arrivato un pizzico di presunzione ed è facile perdere di vista quell’umiltà che contraddistingue anche il grande giocatore».Nonostante le assenze di Pellicori e di Bianchi, Comi è stato mandato in tribuna, impedendogli così di giocare anche il Derby Primavera.«È una scelta che personalmente posso non condividere, ma è sempre difficile giudicare senza vivere il quotidiano. Certamente Comi è un ragazzo di prospettiva che arriva dal settore giovanile e che per caratteristiche avrebbe potuto dare una mano. È un po’ inspiegabile. Ma alla fine il Toro ha vinto ed è quello che contava. I granata sono da cinque partite in serie positiva e hanno acquistato morale e fiducia. È stato un segnale chiaro per ricompattare l’ambiente. Speriamo presto in altre vittorie».
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