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Esclusiva

Bucciantini a TN: “Era impossibile attendersi un simile tracollo del Toro”

Bucciantini a TN: “Era impossibile attendersi un simile tracollo del Toro” - immagine 1
In esclusiva le parole del celebre giornalista, volto di Sky Sport, che analizza dal punto di vista tecnico le annose difficoltà del Torino dell'ultimo periodo
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Torna a parlare di Torino in esclusiva su Toro News Marco Bucciantini, uno dei volti più apprezzati di Sky Sport. La sua è un'analisi a 360° sulle annose difficoltà incontrate dai granata nell'ultimo periodo. E l'analisi ruota intorno a Duvan Zapata.

Buongiorno Marco. Si attendeva un simile tracollo del Toro?"Era impossibile aspettarselo perché il Toro di inizio stagione sembrava una squadra in grado di tenere il campo come negli anni scorsi con in più la capacità di essere più brillante in attacco. Sembrava aver mantenuto i pregi del passato aggiungendo una capacità di manovra offensiva migliore del passato. Il problema è stato l'infortunio di Zapata". 

Un solo uomo può far crollare tutte le certezze?"Sì, e non solo per la forza di Zapata. Il colombiano faceva rendere meglio le altre due punte che gli gravitavano intorno. Adams non impegna le difese nei duelli, non ha nella presenza sulla linea difensiva avversaria il suo punto di forza. Sia lui che Sanabria avevano bisogno di Zapata, per non parlare dei centrocampisti. Zapata era un passaggio più affidabile. E poi gli esterni con Zapata in campo avevano più spazio perché il colombiano allungava le difese altrui. Quindi, l'assenza di Zapata ha davvero inceppato il meccanismo. Però, non credevo che ci fosse un tracollo del genere. Ora bisogna fare di più tutti". 

Anche Vanoli?"Tutti, compreso Vanoli, devono fare di più. Il Toro deve tornare a giocare nella metà campo avversaria. Non è successo con Roma, Fiorentina e Juventus. Il Toro non segna e non crea più nulla. Vanoli deve cercare qualche novità sul modo di attaccare. I giocatori devono prendersi dei rischi, devono essere coraggiosi. Per il Toro di oggi è difficile recuperare da situazione di svantaggio e poi l'errore puntuale arriva, come a Roma o con la Fiorentina. Due errori clamorosi come quelli menzionati diventano proibitivi da risanare per una squadra che non costruisce nulla. In realtà, l'errore ci può stare, serve più coraggio per provare a sopperire allo stesso". 

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Come fare a uscire dalla crisi?"Se il Toro non trova una soluzione alternativa, deve provvedere a comprare qualcuno in attacco nella sessione di gennaio perché Adams è una seconda punta e Sanabria è più bravo quando può venire incontro e lavorare tecnicamente la sfera verso i centrocampisti. Il Toro, quindi, deve pensare per forza a un attaccante in grado di dettare la profondità". 

Balotelli poteva essere sondato?"No, Balotelli negli ultimi anni ha solo creato problemi. Non li ha mai risolti". 

Deve diventare la stagione di Ricci?"Questa è la sua stagione, è un centrocampista di personalità e tecnica, contrasta e si è guadagnato la Nazionale. Nel Toro non manca la qualità, però si è fatto male colui che valorizzava un po' tutta la qualità granata. Fosse successo a Ilic nessuno se ne sarebbe accorto, è capitato a Zapata se ne accorgono tutti. E poi l'assenza di Schuurs è pesantissima perché Coco ha giocato bene tre partite, poi ha lasciato molti quesiti. Se non segni, non devi fare stupidate dietro e Schuurs è una certezza in questo senso". 

Parlando di ex granata, si attendeva un mandato di Juric più lungo a Roma?"No, era l'uomo sbagliato nel momento sbagliato e nel posto sbagliato. Prendere la Roma, dopo un re come Muorinho, capace di creare un effetto Roma nel mondo, e dopo l'unico che poteva sostituirlo per il legame con la piazza come De Rossi, era complicatissimo. La nomina di Juric è avvenuta in un momento sbagliato. Un'operazione antipatica per tutta la piazza è avvenuta a distanza, senza che mai i Friedkin siano stati a Roma in questi caotici giorni. L'unica dirigenza che aveva scelto Juric viene cacciata appena dopo la chiamata del croato. Nello stesso tempo i Friedkin comprano l'Everton e continuano a controllare la situazione romana da Londra e dall'America. Inoltre, Juric non era un allenatore adatto per la rosa attuale della Roma. Non è un allenatore per un parco giocatori tecnico e leggero. La Roma è stata costruita male, però Juric non andava bene con le caratteristiche dei giocatori. Juric non ha avuto il tempo e il coraggio di cambiare la propria idea. Non doveva farci vedere Dybala che insegue l'uomo fino alla sua trequarti, doveva cercare di valorizzare il talento dell'argentino. Juric doveva evolvere con il suo calcio avendo un organico più tecnico e qualitativo".