interviste
E’ soddisfatto e sereno il presidente granata Urbano Cairo che però non si esalta e predica umiltà.
Presidente De Biasi è salvo allora?
Non ho mai pensato di esonerarlo. E’...
E’ soddisfatto e sereno il presidente granata Urbano Cairo che però non si esalta e predica umiltà.
Presidente De Biasi è salvo allora?
Non ho mai pensato di esonerarlo. E’ bravissimo e gode della mia massima fiducia. Oggi era importante vincere e il modo in cui ciò è avvenuto mi rende ancora più sicuro che De Biasi farà bene.
Cosa le è piaciuto di più di questa prima vittoria del 2006?
L’atteggiamento di compattezza del gruppo, il modo con cui hanno affrontato la partita e festeggiato il successo. Il gruppo è compatto e unito con l’allenatore.
Però quei fischi all’uscita di Rosina…
Non mi sono piaciuti. Non sono meritati e scaturiscono dal fatto che non si sapeva che il giocatore era acciaccato. De Biasi non li merita, sta lavorando bene.
E’ innegabile però che Rosina non possa stare fuori…
Io non entro nel merito delle scelte tecniche. Rosina è sicuramente un giocatore importante, ma in serie B conta soprattutto il gruppo, poi il singolo ti dà la giocata vincente ma se non hai un gruppo solido alle spalle non si arriva in fondo.
E’ contento per quella che potrebbe essere la partita della svolta?
Sono sereno e mantengo i piedi per terra, esattamente come prima della partita. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, è presto per dire che siamo a una svolta. Manteniamo i piedi per terra e procediamo compatti.
La vittoria è indubbiamente confortante…
Sì perché abbiamo fatto le cose per bene, dominando per lunghi tratti dell’incontro, creando occasioni, abbiamo avuto addirittura 12 angoli a nostro favore che danno la dimensione dell’andamento della gara e poi pensiamo alle mischie, ai gol che hanno evitato per un soffio ai tiri ribattuti.
Insomma ottime indicazioni per il futuro…
Abbiamo ripreso un filo importante, compattando l’ambiente che di suo non ha mai avuto problemi, però, ripeto, manteniamo la calma e procediamo compatti insieme verso la prossima partita.
Alberto Leproni
© RIPRODUZIONE RISERVATA