E' scomparso ieri - martedì 14 giugno - all'età di 90 anni, Giuseppe Cairo, il papà del presidente del Torino Urbano. Quest'ultimo, con un'intervista alla Gazzetta dello Sport, ha voluto raccontare del suo rapporto con il padre, il cui rito funebre verrà celebrato domani - giovedì 16 giugno - alla chiesa della Regina degli Apostoli di Masio. Queste le parole del patron granata: "Non è stato solo un papà per me, ma un mito, una figura a cui ho sempre cercato di assomigliare nella vita. C’è tanto di lui nell’uomo che sono diventato. Mi ha sempre spinto a coltivare i miei sogni, insegnandomi che si realizzano solo attraverso il lavoro e la voglia di fare sempre di più".
Le voci
Cairo ricorda il padre Giuseppe: “Fu lui a convincermi a comprare il Torino”
RICORDI - Urbano Cairo ha poi raccontato vari episodi legati al padre Giuseppe, in particolare quello relativo all'acquisizione del Torino. Ha detto: "Non ricordo un solo momento in cui non l'ho sentito vicino. Ho sempre cercato di emularlo. Era un venditore incredibile: avrebbe venduto un frigorifero agli eschimesi! Nel periodo precedente all’acquisto del Torino nel 2005 papà non era stato bene e io, per cercare comunque di tenerlo attivo e di distrarlo, gli chiedevo di venire con me agli incontri con l’allora sindaco Chiamparino. Fu lui, insieme a mia madre, a convincermi a fare il grande passo. Viveva il Toro con emozione e passione, amava venire allo stadio con me e attendeva la partita come un appuntamento. Sono stato con lui quasi tutti i giorni, anche quello prima che morisse. Mi consolo pensando che ora mio padre è tornato vicino a mia madre che invece si è spenta quando aveva 78 anni. Il mio rimpianto è che mia madre non ha potuto vedere tante cose che ho fatto, l’acquisto de La 7, la scalata di Rcs, il Toro in Europa. Ma ora so che mio papà, che invece è stato accanto a me, adesso potrà finalmente raccontarglieli".
L'intervista completa nell'edizione odierna del quotidiano in edicola.
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