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Camolese a TN: “Contestazione a Cairo e risultati su binari non incrociabili”

Camolese a TN: “Contestazione a Cairo e risultati su binari non incrociabili” - immagine 1
In esclusiva le parole dell’ex allenatore granata che analizza l’ottima partenza della squadra di Paolo Vanoli
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Per analizzare il brillante avvio di stagione del Torino di Paolo Vanoli Toro News si affida in esclusiva a uno che di colori granata ne sa tanto. Stiamo parlando del figlio del Filadelfia Giancarlo Camolese.

Buongiorno mister. Si aspettava una simile partenza da parte del Torino di Paolo Vanoli?“Il Toro ha avuto un ottimo inizio con buone prestazioni, poi è chiaro che le prime giornate sono un po’ diverse dalle altre perché non tutti sono al massimo della forma. Bella comunque la classifica. Deve godersela la squadra, così come la tifoseria. E poi avanti tutta con fiducia”.

Quanto può ulteriormente crescere il Toro?“Ci sono margini di crescita per il Torino ma anche per le altre. Quindi, obiettivo di oggi è godersi il momento. Vanoli è entrato benissimo nell’ambiente granata, con piccoli cambiamenti il Toro ha risposto bene. Vedo continuità rispetto al passato e i nuovi si stanno integrando bene. Tanti aspetti positivi ampliati dai buoni risultati ottenuti. Ci saranno anche momenti complicati da superare, però questo fa parte del nostro calcio”.

La contestazione alla proprietà potrà scemare grazie ai risultati oppure sono due binari che non si possono incontrare e vanno avanti l’uno separato dall’altro?“No, penso che siano due binari che non si incontrano, almeno al momento. Il tifoso del Toro vorrebbe qualcosa in più, vorrebbe la parte sinistra ogni anno con la speranza di crescere sempre. La politica di vendere i migliori non accontenterà mai i tifosi del Toro. Invece, l’idea in testa alla società è abbastanza chiara: c’è necessità di vendere i migliori per autoalimentarsi. Mi sembra che le strade dei tifosi e della proprietà non possano incontrarsi”.

Come vede Ivan Juric alla Roma?“Juric ha dato e ricevuto tanto dal Toro. È stato molto coerente: ha chiesto esplicitamente di confermare tutti i migliori della rosa, la società gli ha risposto che per ragioni di bilancio non era possibile e quindi ha salutato tutti. La Roma può dargli qualcosa in più a livello di giocatori, ora starà a lui confermare quanto la Roma vuole: far rendere al massimo giocatori talentuosi e portare la squadra a una buona classifica”.

A Roma fare calcio è ancora più complesso che a Torino. Concorda?“Sì, non è facile ma il bello del mestiere di un allenatore e di un calciatore è soddisfare le esigenze di una piazza con 70mila persone allo stadio ogni partita. A Roma c’è tanta passione. La società giallorossa ha più disponibilità di quella del Toro, quindi se Juric chiederà qualcosa probabilmente verrà accontentato. Per lui è sicuramente uno step di crescita. Vedremo come andrà e come sfrutterà l’opportunità”.

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