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VENICE, ITALY - JUNE 26: Mattia Aramu lies on the pitch injurd during the serie B match between Venezia FC and Ascoli Calcio at Stadio Pier Luigi Penzo on June 26, 2020 in Venice, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images for Lega Serie B)
Dimitri Canello segue da vicino il calcio veneto. Direttore di tre importanti testate web, trivenetogoal.it, padovagoal.it e tuttocampo.it, è anche collaboratore per le pagine venete del Corriere della Sera. In questo 2021/2022 sta commentando da vicino le gesta del Venezia di Paolo Zanetti, prossimo avversario del Torino di Ivan Juric lunedì 27 settembre alle 20.45.
Buongiorno Dimitri, come si presenterà il Venezia all'appuntamento di lunedì?
"Il calendario delle prime cinque giornate è stato a dir poco proibitivo, perché ci sono state quattro trasferte (Napoli, Udine, Empoli e Milano con il Milan). Soltanto con lo Spezia il Venezia ha giocato in casa. Peggior calendario non poteva esserci. C'è un po' di scoramento, soprattutto per la sconfitta contro lo Spezia. Con il Milan, invece, era più pronosticabile considerata la differenza di potenziale tra le due realtà".
Uno degli ex del match sarà Mattia Aramu, cresciuto nel Torino. Potrà fare bene anche in Serie A con il Venezia?
"In Serie A aveva giocato qualche minuto, ma deve ancora dimostrare di essere un giocatore da massima categoria. In Serie B ha fatto due campionati eccellenti nelle ultime due stagioni. C'era qualche voce che lo vedeva lontano da Venezia, ma da quanto so è stato lo stesso Zanetti a volerlo trattenere. Ha patito due giornate di squalifica dalla precedente stagione, poi a Empoli ha giocato molto bene sino a quando è rimasto in campo, prima di un infortunio. Con lo Spezia non è partito titolare ed è entrato a gara in corso. Nelle ultime due è andato così così. In ritiro, comunque, mi ha confessato che la gara contro il Torino è quella a cui tiene di più di tutto il campionato e sogna un gol alla sua ex squadra".
E poi c'è mister Paolo Zanetti, ex centrocampista del Torino.
"L'anno scorso ha compiuto un'impresa clamorosa. Nessuno poteva immaginarsi una promozione, nemmeno i diretti interessati. Credo che quest'anno sarà chiamato a un'impresa ancor più ardua, perché sono stati presi tutti giocatori alla prima esperienza in Serie A. L'unico con esperienza in questo campionato è Caldara, mentre tutti gli altri arrivano dalla Serie B, da altri campionati minori e dall'estero. Sono tutti esordienti o quasi. Salvare il Venezia, perciò, per Zanetti sarebbe un'impresa straordinaria, considerata anche la scelta fatta dalla società nell'allestire la rosa per questo ritorno in Serie A".
Senza dimenticare tra gli ex Cristian Molinaro e Paolo Poggi.
"Molinaro lo sta spremendo tanto, proprio perché c'è un'inesperienza di base all'interno della rosa. Ha 38 anni, non può giocare tutte le partite ma per adesso trova spazio con costanza. Paolo Poggi è invece stato al Torino nell'era Mondonico e oggi è responsabile dell'area tecnica. E' uno dei due direttori insieme a Mattia Collauto e ha costruito la squadra".
Per il Venezia il Torino è un'avversaria su cui fare la lotta per non retrocedere oppure no?
"Credo che il Torino non avrà alcun problema per salvarsi, perché Juric riesce a far rendere la rosa più di quello che vale. Ho seguito il mercato del Torino e ho visto come aleggiava un certo malumore tra la tifoseria. Lo stesso Juric in conferenza stampa non le ha mandate a dire. Secondo me, comunque, il finale di mercato è stato incisivo, ma il valore aggiunto del Torino è Juric".
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