Fabrizio Carcano, apprezzato scrittore di noir, è anche un giornalista molto attento alle vicissitudini dell’Atalanta di Gianpiero Gasperini. In esclusiva su Toro News ci racconta l’avvicinamento alla sfida di sabato sera allo stadio “Olimpico-Grande Torino” dei nerazzurri lombardi contro i granata di Ivan Juric.
Esclusiva
Carcano (Il Giorno): “Il Toro con Juric potrebbe aver trovato il suo Gasperini”
In esclusiva lo scrittore e giornalista che segue da vicino l’Atalanta ci introduce alla gara di sabato sera dei nerazzurri contro i granata di Juric
Buongiorno Fabrizio, come sta l’Atalanta?
“È un po’ più indietro e un po’ più in affanno rispetto all’anno scorso, ma un po’ come tutte le squadre che hanno avuto tanti giocatori impegnati agli Europei e nella Coppa America. Il blocco dei nazionali è arrivato solamente il 1° agosto e il tempo è stato relativamente poco. Diciamo che parecchi giocatori si trovano nella situazione di Belotti per il Torino dal punto di vista fisico. Detto questo, comunque, l’Atalanta si presenta bene. Il vero problema sono gli squalificati, Toloi, Freuler e De Roon, e ci sono altri assenti come Zapata che non ci sarà nelle prime due di campionato. Senza Zapata l’Atalanta è una squadra indebolita per tanti motivi tattici e realizzativi. Lo si è visto anche nell’amichevole contro la Juventus. La panchina sarà molto corta. In panchina ci saranno solamente ragazzi under-21. Comunque, ci saranno undici titolari di un certo calibro, da Champions League. Davanti ci saranno Ilicic e Muriel, mentre al posto di Freuler e De Roon ci saranno un campione d’Europa come Pessina e Pasalic”.
Era filtrato l’accostamento Andrea Belotti-Atalanta. Conferma?
“Sì, confermo e aveva anche un senso. Belotti è bergamasco e avrebbe fatto gioco averlo in rosa. Si poteva fare prima degli Europei o appena dopo, non sicuramente a tre giorni dal campionato. Zapata nel week-end del 7 agosto poteva ricevere un’offerta allettante dell’Inter, poi le caselle non si sono allineate per tanti motivi di mercato. Ora, cambiare l’attaccante principale a poche ore dall’avvio del campionato mi appare assurdo sia per l’Atalanta che per il Torino. Belotti si sarebbe inserito facilmente, ma avrebbe avuto bisogno di un periodo di rodaggio. Magari se ne riparlerà per l’anno prossimo”.
Il botta e risposta Papu Gomez-Gasperini ha destabilizzato l’ambiente?
“No, perché ormai l’argentino fa parte del passato dell’Atalanta in tutti i sensi. Gomez ha avuto esternazioni che i tifosi non hanno apprezzato. Gasperini, aiutato dalla società, è stato bravo a chiudere immediatamente la polemica. Più che Gomez, destabilizza l’ambiente il calciomercato ancora aperto. Ad esempio, si continua a sentire l’interesse dell’Inter su Zapata. Io non credo, come detto, che possa completarsi il trasferimento perché Zapata è un faro troppo importante nello scacchiere neroazzurro”.
Dallo 0 a 7 patito in casa contro l’Atalanta la valanga non sembra essersi ancora fermata nel Torino.
“Credo che con Juric le cose cambieranno, però. Il Torino ne prese 7 dalla miglior Atalanta degli ultimi anni. Era una macchina da guerra perfetta. Ilicic stava vivendo il miglior momento della carriera, Muriel era in super forma e Gomez a centrocampo si divertiva. È un momento probabilmente irripetibile: oggi l’Atalanta è più cinica e magari fa qualche gol in meno. L’obiettivo in questo campionato è correre dietro alla Juventus per il secondo posto. A parte lo 0 a 7 del gennaio 2020, mi sembra che il divario tra Atalanta e Torino al momento sia abbastanza evidente sotto tanti punti di vista. È vero che nell’ultimo precedente ci fu una rimonta granata da 3-0 a 3-3, ma, senza togliere i meriti al Torino, fu un episodio in una settimana sfortunata per i nerazzurri”.
“Sì, fu un risultato figlio del momento dell’Atalanta che stava giocando le partite decisive del girone di Champions. Juric, però, in effetti, quel giorno diede una lezione di calcio al suo maestro. Credo che Juric sia un bravissimo tecnico e quando avrà messo a posto le cose, al Torino farà molto bene. Juric mi sembra il tecnico giusto per rilanciare il Torino. Ora sta ancora attendendo i rinforzi. Serve qualche settimana, poi secondo me Juric può ripetere al Torino quello fatto all’Hellas”.
Perché nei 16 anni di presidenza Urbano Cairo non è riuscito ad avvicinare l’operato della famiglia Percassi a Bergamo?
“Il paragone con l’Atalanta è difficile. Percassi è un ex calciatore, così come suo figlio Luca che oggi si occupa h24 della società. Sartori, arrivato a Bergamo dal Chievo, conosce alla grande il calcio. Avere queste figure dietro la scrivania aiuta molto. Cairo ha compiuto grandi cose nell’imprenditoria, forse nel calcio, dove comunque ha fatto bene dando stabilità da media classifica al Torino che prima retrocedeva con regolarità, non ha trovato figure che conoscono veramente appieno l’ambiente e le regole. La pietra di paragone, però, più che l’Atalanta devono essere le genovesi, la Fiorentina, la Roma: cosa hanno fatto in questi anni? Nulla di meglio del Torino. Hanno pagato di più modelli a basso costo come Udinese, Verona, Sassuolo, dove non c’è la pressione della piazza. Percassi ha avuto il vantaggio di prendere una squadra in Serie B e l’ha portata in Europa League in 7 anni e poi in Champions League. Ha ereditato una società con un settore giovanile fortissimo e una piazza molto compatta. Con Gasperini e Sartori ha trovato un’alchimia perfetta. Il modello Percassi è difficile da imitare: lui è atalantino, porta l’Atalanta in ritiro nel paese in cui è nato e ora cerca di inserire ragazzi del settore giovanile. Penso che al Torino sia mancata una grande figura dirigenziale. Juric potrebbe essere il nuovo Gasperini per il Torino, ma bisogna trovare una sintonia di fondo tra panchina e scrivania. Detto questo, ritengo che Cairo al Torino abbia fatto un buon lavoro. Non era scontato garantire una lunga permanenza in Serie A e adesso ha portato Juric, quindi significa che c’è un progetto”.
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