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Carcano (Il Giorno): “Miranchuk? Il piede c’è ma è spesso frenato da infortuni”

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In vista della partita contro l'Atalanta abbiamo fatto una chiacchierata con chi conosce molto bene l'ambiente nerazzurro

Federico De Milano

Questa sera il Torino sfiderà un avversario ostico come l'Atalanta. Sarà un match che metterà di fronte anche Ivan Juric e il suo maestro Gian Piero Gasperini. Per conoscere lo stato di forma della formazione nerazzurra abbiamo fatto una chiacchierata con Fabrizio Carcano giornalista che segue la Dea per Il Giorno e che ci ha saputo introdurre molto bene a questa partita.

Buongiorno Fabrizio, come sta l’Atalanta dal punto di vista fisico e mentale? Come è stato questo avvio di stagione?

"Questo è stato un inizio di stagione un po' di particolare condizionato anche da un mercato dove, ad oggi, non è stato ceduto nessun big ad eccezione di Freuler. Bisogna capire se questa squadra sarà quella che lo scorso dicembre era seconda e andava alla grande o se sarà quella che nel girone di ritorno è arrivata ottava. Quest'anno poi il vantaggio dell'Atalanta sarà quello di non giocare le coppe europee ma ha una rosa lunga come se dovesse giocarle. Comunque è una squadra che sta bene in questo momento, anche se non ha fatto finora partite eccezionali".

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Sia l’Atalanta che il Torino hanno 7 punti in classifica e hanno espresso un buon gioco nelle prime tre partite. Possiamo dunque attenderci una sfida equilibrata?

"Finora secondo me il Torino ha avuto un calendario un po' più semplice dell'Atalanta perché ha affrontato due neopromosse come Monza e Cremonese anche se penso che la Sampdoria di quest'anno non valga tanto di più e l'Atalanta all'esordio ha vinto 0-2. Negli ultimi due anni ci sono stati due pareggi rocamboleschi per 3-3 e per 4-4. Il Toro ha dimostrato di potersela giocare a Bergamo in questi ultimi anni. Sarà una partita interessante. Il Torino poi mi ricorda l'Atalanta del 2016, credo possa crescere molto".

Juric sta crescendo sempre di più come allenatore e sta seguendo le orme del suo maestro Gasperini. Quante analogie ci sono tra questi due allenatori?

"Secondo me in queste ultime stagioni Juric ha nettamente rimontato Gasperini. I primi anni Gasperini vinceva sempre perché aveva rose più forti poi però da quando Juric è arrivato a Verona è cresciuto e ha vinto anche uno scontro. L'anno scorso c'è stata una vittoria nel finale per 1-2 dell'Atalanta alla prima di campionato e poi questo pareggio per 4-4 nel quale il Toro meritava di vincere. La distanza si è molto colmata ultimamente".

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In estate al Toro è arrivato Miranchuk dall’Atalanta. Che giocatore è? Quanto può crescere? E soprattutto come mai nell’Atalanta non è riuscito ad imporsi?

"Miranchuk è un giocatore soggetto a tantissimi infortuni, muscolari soprattutto. A Bergamo ha avuto molti problemi diversi oltre ad essere stato chiuso da giocatori come Ilicic e Malinovskyi. Il primo anno ha fatto anche sette gol che è un buon numero mentre lo scorso campionato ha fatto solo due reti. Gli infortuni lo hanno sicuramente frenato però il piede c'è, ha fatto dei gol anche in Champions che sono stati dei veri e propri colpi da biliardo".

Un tifoso del Torino quali giocatori dell'Atalanta dovrebbe temere di più? Chi possono essere i due o tre avversari più pericolosi per questa partita, magari in base allo stato di forma?

"L'Atalanta fino all'anno scorso era Zapata-dipendente. Quando sta bene fa la differenza perché grazie alla sua fisicità spesso viene marcato da due difensori e quindi libera sempre un compagno. Poi un altro che può cambiare sempre la partita con il suo talento è Muriel. Lui ha dei colpi che da un momento all'altro possono ribaltare la partita. La sorpresa del momento è Ederson, nel match a Verona ha impressionato tutti e ora tutti sognano il tridente con lui trequartista alle spalle dei due colombiani. Aggiungo che ci sono invece un po' di problemi in difesa perché ora si è fatto male Djimsiti. Palomino poi non si sa fino a quando starà fuori per la questione doping".

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