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TURIN, ITALY - MAY 12: Gian Carlo Caselli attends a press conference during the 2012 International Book Fair of Torino (Salone Internazionale del Libro di Torino) on May 12, 2012 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Il momento del Torino è delicato, non solo per i risultati sportivi ma anche per le tante voci che riguardano Red Bull (voci fin qui smentite categoricamente da Urbano Cairo). Poi questa è una settimana diversa rispetto alle altre per i granata: è la settimana del derby, la partita tabù per eccellenza dal 1995 in avanti. Non c'è quindi da sorprendersi che una colonna del tifo granata, nonché colonna morale del nostro paese, l'ex procuratore Gian Carlo Caselli sia un po' sibillino nelle sue risposte. Toro News ha deciso di affidarsi a lui in esclusiva a due giorni dalla stracittadina per tastare gli umori del popolo granata. E come sempre Caselli, tra detto e non detto, tra sarcasmo e ironia, sa regalare spunti di riflessione.
Buongiorno dottor Caselli. Subito una domanda a caldo: pessimista o ottimista per la partita di sabato?"Né pessimista né ottimista; sto cercando di imparare ad essere un cinico filosofico; ma è dura... comunque mia moglie che insegnava matematica mi ha garantito che la legge dei grandi numeri non ha base scientifica".
Dove e con chi lo seguirà? "Avevo una mezza idea di andare allo stadio con il mio nipotino ma l'ho messa in stand-by perché temo la responsabilità di essere concausa di qualche trauma psicologico, non facile poi da metabolizzare".
Chi spera possa essere l'uomo del derby in chiave granata?"Spero non in un uomo, ma in undici uomini in chiave granata. E soprattutto spero che, se saranno undici in chiave, la porta resti sprangata e nessuno si distragga compiendo atti di autolesionismo sportivo. Abbiamo già dato".
Perché, secondo lei, dal 1995 a oggi il Torino ha vinto soltanto un derby? Si è dato una spiegazione?"Provo con una battuta che poi è un dato di fatto. Perché 'loro' hanno fatto più gol di noi".
C'è un derby al quale è più affezionato?"Replico anche qui con un'amara battuta/considerazione. Secondo lei uno può affezionarsi a un mazzolino di fiori se gli sfilano da sotto il naso un intero bosco fiorito?"
Passiamo all'oggi: rischia un'altra stagione anonima il Torino? "Ho una certa età, per cui tendo ad affezionarmi alle cose del passato che magari nessun altro più ricorda, quindi... passo".
Quali sono le sue impressioni su Paolo Vanoli?"Alte all'inizio in ribasso ora, insomma un ottovolante. Spero finisca presto la discesa e riprenda a risalire".
Era proprio necessario privarsi nella stessa estate di Bellanova e Buongiorno?"Necessario, sì come nel caso di chi voglia togliersi due denti per avere un sorriso più affascinante".
Dopo la cessione di Bellanova è scoppiata una contestazione che non si è ancora placata nei confronti della presidenza Urbano Cairo: le chiedo molto apertamente se, secondo lei, è giunto il momento di cedere il passo dopo 19 anni?"Il presidente è persona libera, non condizionabile, capace ed esperta in vari settori economico-finanziari. Sarà lui a decidere che cosa fare".
Vedrebbe bene la Red Bull nel Toro?"Guardi sono astemio".
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