L'iter investigativo riguardante la vicenda tamponi che vede coinvolta la Lazio sembra ad oggi ancora lontano dal concludersi. La posizione della società capitolina resta estremamente delicata dopo che la Procura di Avellino ha disposto il sequestro e la riesamina del materiale precedentemente analizzato presso il laboratorio irpino di Futura Diagnostica e di sette reperti di RNA virale sui tamponi - già riprocessati dal laboratorio Merigen di Napoli su richiesta dello stesso gruppo Futura - di Ciro Immobile, Lucas Leiva e Thomas Strakosha, disponibili e in campo nella gara di Torino del 1° novembre scorso. L’indagine a carico di Massimiliano Taccone, CdA della struttura sanitaria, è nata con le ipotesi di falso, truffa in pubbliche forniture ed epidemia colposa, ma sia il consulente scientifico del gruppo Futura, sia il legale di biancocelesti Gianmichele Gentile si sono detti sereni riguardo alla legittimità di quanto avvenuto, nonostante gli interrogatori e i documenti presentati, per il momento, non abbiano convinto la Procura.
interviste
Caso Lazio, l’avv. Di Cintio: “3-0 a tavolino al Torino? Difficile, ecco perché”
Per fare una panoramica dei possibili sviluppi e delle conseguenze che la situazione attuale potrebbe avere sulla Lazio, sul Torino e sul campionato stesso, la redazione di Toro News si è rivolta all’avvocato Cesare Di Cintio, specializzato in Diritto sportivo.
Buongiorno avvocato, questo è un caso senza precedenti di sorta, in cui anche la Giustizia Sportiva si trova a fare i conti con una circostanza anomala. Qual è la criticità emersa con più chiarezza da questa vicenda?
"La difficoltà è data senza dubbio dal fatto che manchi un laboratorio centralizzato a cui tutte le squadre di Serie A possano e debbano fare riferimento per le analisi dei tamponi dei propri tesserati. La facoltà che viene data alle società di rivolgersi a centri scientifici differenti apre inevitabilmente alla possibilità che gli esiti dei test possano essere discordanti tra un laboratorio e l'altro ed è esattamente quello che è successo nel caso della Lazio".
Allo stato attuale delle cose, il Torino avrebbe i margini legali per poter presentare ricorso?
"Per quanto riguarda la gara tra Torino e Lazio, sarà l'indagine federale a far luce su quanto accaduto nei giorni immediatamente precedenti alla partita e di conseguenza a stabilire se ci sono state violazioni del protocollo in vigore. Una volta appurata la realtà dei fatti sarà nuovamente la Procura a richiedere o meno l'applicazione di eventuali sanzioni da parte degli organi di giustizia federali. Non è perciò la società che si senta in qualche modo danneggiata che può rivalersi in maniera diretta nei confronti della Lazio".
Pare che nei giorni scorsi anche il Bologna stesse valutando di seguire la linea granata e di presentare un esposto nei confronti della Lazio in relazione alla gara giocata il 24 ottobre, cosa comporterebbe un'ulteriore segnalazione?
"L'esposto può essere fatto dal Bologna, dal momento che porta all'attenzione dell'autorità procedente un'eventuale criticità, ma poi è, come detto, la Procura Federale a svolgere l'indagine e a riferire quanto emerso agli organi di giustizia".
A seconda degli sviluppi dell'iter investigativo, quante sono le possibilità che la situazione possa evolversi in direzione del 3-0 a tavolino a favore del Toro?
"Francamente è piuttosto complicato che l'esito possa essere la vittoria a tavolino del Toro della sesta giornata. Questo perchè in questo caso l'indagine non influisce direttamente sulla partita. E' invece possibile che, qualora dovessero essere riscontrate delle violazioni, il tutto porti una penalizzazione di qualche tipo nei confronti della Lazio".
Dunque cosa rischia la Lazio in maniera concreta?
"La violazione del protocollo genera provvedimenti disciplinari. C'è un ventaglio di possibilità che va dall'ammenda, più o meno consistente, all'esclusione dal campionato. Tra un estremo e l'altro però, potrebbero essere applicabili anche la penalizzazione in termini di punti - come accaduto al Napoli - e la retrocessione all'ultimo posto in classifica, ma è ancora prematuro fare discorsi di questo tipo. C'è un'indagine federale pendente, ma anche un'indagine penale ed il tutto è ancora da accertare. Bisognerebbe avere la sfera di cristallo per dire oggi quale strada verrà presa da qui alla conclusione dell'iter investigativo: non è possibile".
C'è la possibilità che anche i giocatori stessi della Lazio possano essere sanzionati?
"Escludo che per gli atleti ci possano essere delle ripercussioni. I calciatori si affidano alle cure della società ed è la stessa ad essere responsabile dell'applicazione del protocollo. Quindi il giocatore non interviene direttamente, a meno che ci sia un concorso dello stesso nell'analisi o nel comunicare un esito piuttosto che un altro".
© RIPRODUZIONE RISERVATA