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interviste
Torino e Fiorentina si sfideranno domenica alle 15 allo stadio “Grande Torino” per un match molto importante ai fini della classifica. Per presentarlo, come sempre, Toro News si affida ad un giornalista “avversario” in modo tale da offrire un punto di vista differente sulla gara. Stefano Cecchi de La Nazione ci parla delle sue sensazioni a poco più di 48 ore dal fischio d’inizio.
Buongiorno Stefano, secondo lei chi si presenta peggio al match del “Grande Torino”?
“Probabilmente la Fiorentina. Sono due squadre malconce, entrambe al pronto soccorso. Stanno disattendendo le aspettative di inizio stagione. La Viola, però, ha inanellato una serie di tre sconfitte consecutive in campionato molto pesante da digerire ed è in piena crisi, mentre il Toro quanto meno a Genova ha conquistato i tre punti”.
Sarà l’ultima spiaggia per Vincenzo Montella?
“I fatti del calcio direbbero questo, ma Rocco Commisso e la dirigenza non vorrebbero esonerarlo perché hanno già in testa l’allenatore per il prossimo anno. Non lo svelano perché è legato ad altre squadre. Cacciare Montella significherebbe affidarsi ad un traghettatore fino al termine del torneo. Ad oggi non l’hanno trovato e non vorrebbero nemmeno individuarlo, perché la loro intenzione è arrivare fino a maggio con Montella per poi dar vita ad un nuovo corso. Tutto, però, dipenderà dai risultati”.
Passando al Torino si attendeva la formazione granata così zoppicante nei primi quattro mesi della stagione?
“Certamente mi aspettavo una stagione diversa, perché lo scorso campionato ci aveva consegnato un Toro vero capace di far pesare la sua meravigliosa e gloriosa storia. Avevo, tuttavia, già ad agosto alcuni dubbi sulla struttura della rosa del Torino”.
Quali?
“Quelli inerenti la mediana, il vero punto debole del Torino. Ha carenze qualitative abbastanza evidenti. Manca l’elemento in grado di spostare gli equilibri. Baselli è l’eterna promessa incompiuta, Meitè è rimasto a metà del guado, Rincon è un guerriero ma ha anche lui delle pause, Lukic ha ancora tanto da dimostrare”.
Uno come l’ex Bologna Pulgar, attuale centrocampista viola, nel Torino come lo vedrebbe?
“Sempre titolare. Pulgar è stato il miglior acquisto ad oggi della Fiorentina. Ha fatto benissimo all’inizio, poi è calato insieme a tutta la squadra. Montella l’ha reinventato mezz’ala e lo sta limitando un po’, anche perché Pulgar rischia di pestarsi i piedi con Badelj”.
Fatte queste considerazioni, che Fiorentina dobbiamo attenderci a Torino?
“Montella si è legato ad un modulo atipico: in tanti lo identificano come un 3-5-2, ma in realtà io lo definisco 3-7-0 perché Ribery e Chiesa non si possono considerare due vere punte. L’infortunio dell’ex Bayern Monaco rilancerà titolare un centravanti come Vlahovic. Tuttavia, mi aspetto una Fiorentina impaurita, nonostante la vittoria in Coppa Italia con il Cittadella. La viola attenderà e sfiderà una squadra che a sua volta ama attendere l’avversario”.
Dunque, partita bloccata?
“Non voglio essere pessimista, ma penso che non vedremo un match spumeggiante. Una gara anni ’70 nella quale entrambe le squadre staranno molto attente a non perdere”.
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