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interviste
di Gianluca Sacchetto
E’ da lunedì che Gaetano Carrieri si allena con il Toro ma Petrachi, prima di tesserarlo, attendeva l’ufficialità del fallimento del...
"di Gianluca Sacchetto
"E’ da lunedì che Gaetano Carrieri si allena con il Toro ma Petrachi, prima di tesserarlo, attendeva l’ufficialità del fallimento del Manfredonia. Ufficialità arrivata nella giornata di ieri e che, quindi, spalanca le porte granata al difensore ventiduenne. In esclusiva per Toro News lo abbiamo contattato direttamente dal ritiro di Norcia, dove si allena insieme ai suoi nuovi compagni in attesa della definizione dell’operazione.
"Ciao Gaetano. Il fallimento del Manfredonia ti ha spalancato le porte del Torino. Da una parte, immagino ti dispiaccia per la società pugliese ma dall’altra è arrivata un’occasione grandissima per la tua carriera.“Esattamente. Ho giocato due anni a Manfredonia e sono dispiaciuto per la piazza, per la gente, a cui sono molto legato. Ho molti amici nella città pugliese. Ma d’altronde quando non si mantengono le promesse l’esito è scontato. Noi durante tutto lo scorso campionato ci siamo comportati con la massima professionalità, dimostrando di essere uomini ancor prima che atleti. Non è facile, infatti, avere gli stimoli per allenarsi quando non si ricevono gli stipendi, molti avrebbero mollato. Noi, invece, grazie al mister e alla forza straordinaria del gruppo siamo arrivati fino alla fine, centrando anche l’obiettivo. Abbiamo dato uno schiaffo morale a molti in questo modo. Ora arrivo qui a Torino, sono felicissimo di vestire la maglia granata. Solo vedere il Toro sul mio petto mi regala una gioia indescrivibile”.
"Quali sono state le tue sensazioni in questi primi giorni di ritiro?“Solo se le vivi dall’interno puoi capire, puoi renderti conto di quello che sta succedendo. Che emozione partire da Torino con il pullman con il toro granata sulla fiancata. E i compagni mi hanno immediatamente aiutato ad ambientarmi”.
"Grande sintonia, quindi, con tutto lo spogliatoio?“Decisamente. Sono ragazzi eccezionali, che ti aiutano dentro e fuori dal campo, non si tirano mai indietro quando chiedi loro qualcosa. Mi sto trovando benissimo con Elvis (Abbruscato, ndr), che è il mio compagno di stanza. Una bravissima persona e un grande attaccante. Così come tutti gli altri presenti nella rosa: Rolly, Iunco.. Possiamo arrivare lontano”.
"Qual è stato, invece, l’impatto con il tecnico Lerda?“Un allenatore molto bravo e preparato, che tiene davvero tanto al suo lavoro. Sta cercando di costruire la squadra a sua immagine e somiglianza e sono certo che con il passare del tempo riusciremo a diventarla, lavorando sodo e remando tutti dalla stessa parte”.
"Parlando di te, quali sono le tue caratteristiche?“Essendo alto 1.90, mi piace il gioco aereo. Non ho paura del contatto con gli avversari. Ma dovrete poi essere voi a giudicarmi”.
"Chissà che, grazie alla tua stazza, tu non riesca ad essere decisivo anche sotto porta.“Magari. Sarebbe bellissimo segnare con la maglia del Toro. L’anno passato ho fatto un gol e ne ho sfiorati altri due, due anni fa invece ne ho realizzati tre. Spero di poter dare il contributo alla squadra anche in questo fondamentale”.
"Non è un mistero che Lerda voglia difensori in grado di impostare l’azione. Ti riconosci in questo identikit?“Devo dire che già l’anno scorso a Manfredonia giocavamo in modo simile, non buttando mai via la palla ma cercando sempre uno sbocco per far ripartire l’azione. Da questo punto di vista, quindi, sono avvantaggiato. E, a parte ciò, cercheremo sempre di fare quello che ci dirà il mister”.
"Grazie Gaetano. Anche se manca ancora l’ufficialità ti facciamo un in bocca al lupo per questa stagione in maglia granata.“Crepi. Grazie a voi e un saluto a tutti i tifosi del Toro”.
"(foto: M. Dreosti)
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