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Claudio Sala a TN: “Belotti è ancora il solo che rimedia ai problemi offensivi”
Basta evocare Claudio Sala e il tifoso del Torino parte con le proprie fantasie. Il “Poeta del gol” è stato qualcosa in più di un semplice eroe dell’ultimo scudetto granata. Rientra infatti nella ristretta cerchia dei miti del club. In esclusiva su Toro News è proprio Claudio Sala ad analizzare il complicato momento del Torino di oggi.
Buongiorno signor Sala. Che spiegazione si sta dando dell’andamento a elastico del Torino?
“Il calcio non è matematica: non è detto che se giochi bene una gara, disputerai una buona partita anche la settimana successiva. Ogni match ha la sua storia e la sua evoluzione. Il Torino ha creato poco o nulla contro il Genoa, a differenza delle altre partite”.
Ha trovato una spiegazione al fatto che il Torino ha il peggior attacco europeo in trasferta?
“Questa non è una buona notizia. Il Torino ha tante difficoltà non soltanto nel realizzare gol, ma anche nel creare i presupposti per segnare. Manca qualcosa davanti, soprattutto dal punto di vista della fantasia. Continuo a credere che Belotti sia il solo che possa rimediare a tutti gli altri problemi offensivi”.
Poca fantasia dettata anche dall’assenza di Dennis Praet?
“Sì, certo la sua assenza si fa sentire. Il Torino è ormai stabilmente a centro classifica. Non ha problemi sotto ma non ha ambizioni sopra. Credo che in questi ultimi mesi stagionali molti giocatori dovranno far vedere chi merita di essere da Torino”.
Si aspettava qualcosa in più rispetto a un piazzamento a centro graduatoria?
“Sì, devo essere sincero. Noi tifosi presagivamo un campionato ottimo, invece nelle ultime giornate il rendimento è peggiorato. Tra l’altro il calendario non sarà clemente da qui alla fine del campionato. Dopo la sosta ci sarà una trasferta a Salerno delicatissima contro una squadra all’ultima spiaggia. E poi ci sarà la sfida al Milan”.
Ha già accennato a Belotti: la convince in questo 2022?
“Parto da un concetto: Belotti rappresenta la storia del Torino. Da parecchi anni è in granata, ha sempre fatto bene e ha sempre messo tanto entusiasmo e voglia di fare. È un peccato non averlo sfruttato appieno: si poteva costruire intorno a lui un Torino con qualche ambizione in più”.
Giusto lanciare i giovani in queste ultime settimane di stagione?
“Giusto ma fino a un certo punto. Il Torino deve avere la sicurezza di fare bene e soprattutto non deve sbagliare alcuna valutazione in vista del prossimo mercato”.
Bisognerà valutare bene i riscatti in tal senso.
“Sì, sarà fondamentale non sbagliarli. E se monetizzi da Bremer, dovrai sostituirlo oculatamente. In tal senso dovranno essere bravi in sede di mercato a scegliere attentamente i possibili sostituti del brasiliano e di Belotti, se dovessero andare via entrambi a fine stagione”.
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