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Esclusiva

Colantuono a TN: “Toro, l’obiettivo sia la continuità con Vagnati e Juric”

Colantuono
In esclusiva le parole dell’ex allenatore granata che si sofferma sulle questioni contrattuali del direttore sportivo e del tecnico

Andrea Calderoni

Stefano Colantuono ha una lunga esperienza nel mondo del calcio. Conosce molto bene le dinamiche del pallone nostrano. Proprio per questo interviene in esclusiva su Toro News per analizzare il rinnovo del contratto del direttore sportivo del Torino Davide Vagnati e le prossime mosse societarie granata.

Buongiorno mister. Come valuta il prolungamento biennale del contratto del direttore sportivo Davide Vagnati?

“Mantenere un dirigente che conosce l’ambiente e può dare seguito al lavoro iniziato è sicuramente producente. Cambiare sempre richiede tempo e ambientamento. Vagnati, in tal senso, sarà agevolato nella sua mansione grazie a questo rinnovo”.

Era importante anticipare i tempi e permettere a Vagnati di lavorare a gennaio non in scadenza?

“Ci sono una serie di criticità da evitare. Tenere una figura che già conosce l’ambiente, che ha già impostato un certo tipo di mercato e ha già tracciato la sua linea è sempre meglio che cambiare tanto per cambiare”.

Prossima tappa rinnovare il contratto anche a Ivan Juric, che andrà in scadenza nel giugno 2024?

“Andare avanti con Juric anche nel prosieguo permetterebbe al tecnico e a Vagnati di consolidare il loro rapporto. Conoscendosi meglio, maturerebbero soltanto vantaggi per il Torino. Non devo spendere parole per Juric: è un allenatore all’altezza e sta facendo molto bene. Il Torino deve approfittare di questa occasione e quindi deve provare a prolungare il contratto, fermo restando che bisognerà imbastire una trattativa. Vedo soltanto aspetti positivi in questo percorso che la società vuole intraprendere”.

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Cairo-Vagnati le ricorda Cairo-Petrachi?

“Senz’ombra di dubbio. È stato un sodalizio che ha portato risultati di un certo rilievo. Se i rapporti sono forti e lunghi e sono fondati sull’unità di intenti, aiutano a risolvere i problemi e portano soltanto giovamenti. Cambiare sempre è controproducente”.

Può incidere sulla decisione di prolungare il contratto da parte di Juric lo screzio avuto con Vagnati in estate?

“Degli screzi ci possono stare. Una dialettica un po’ accesa, in un mondo sempre al limite come quello del calcio, è più che lecita. Capita spesso che scappi una parolina in più del dovuto. All’inizio non sempre si hanno le stesse idee, poi con il buon senso e la ragione si può tornare sullo stesso binario. Se gli screzi ci sono per un bene comune, ovvero il miglioramento della squadra, allora ben vengano. Sono meglio i litigi che i falsi perbenismi”.

Cosa si aspetta dopo la sosta?

“Sarà imprevedibile perché è una cosa nuova che non c’è mai stata. Gli staff si sono già mossi. Non essendoci riscontri, alla ripresa mi attendo più di qualche sorpresa. Bisognerà vedere il rendimento dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali. Insomma, ci saranno delle criticità. Il tempo ci dirà quali saranno”.

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