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Colantuono a TN: “Zapata è un giocatore che tutte le squadre vorrebbero avere”
Mister Stefano Colantuono conosce molto bene Duvan Zapata, nuovo attaccante del Torino. Lo ha allenato ai tempi dell'Udinese nella stagione 2015/2016. I friulani lo presero dal Napoli in prestito e permisero al colombiano di rilanciarsi e di guadagnarsi da lì a poco Sampdoria e Atalanta. In esclusiva su Toro News Colantuono traccia un bilancio dell'operazione di mercato effettuata dal club granata di Urbano Cairo.
Buongiorno mister. Cosa può dare Zapata al Torino? "Può dare tantissimo perché è un giocatore con determinate caratteristiche. Credo proprio possano combaciare con quanto vuole sviluppare il Torino. Sul giocatore non penso ci siano dei dubbi perché è forte E in grado di spostare gli equilibri. Sulle sue qualità non ci sono punti interrogativi. Bisogna solo lasciargli del tempo per ambientarsi nel migliore dei modi".
Che Duvan si ricorda ai tempi dell'Udinese ormai 8 anni fa?"Lo prendemmo dal Napoli, dove aveva giocato con poca regolarità. Fu un'intuizione giusta. Purtroppo fu ostacolato da un infortunio muscolare che lo tenne ai box per qualche mese. Quando me lo proposero, non ebbi dubbi e lo volli. Da quel momento in avanti la sua carriera è stata scoppiettante fino alla consacrazione a Bergamo. Sono convinto che ha ancora tanto da dare essendo nel pieno della sua maturità. La scelta del Torino è più che azzeccata".
Può giocare in coppia con Antonio Sanabria?"Non entro troppo nei discorsi tecnico-tattici perché l'allenatore del Torino è molto bravo e lo stimo. Juric sa meglio di chiunque altro chi può giocare con Zapata, è il tecnico croato a saper trovare la medicina giusta per la sua squadra. Di una cosa sono certo: Zapata è un giocatore che tutte le squadre avrebbero il piacere di avere in rosa".
Da tecnico come ha accolto la scelta di Alessandro Buongiorno di rifiutare l'Atalanta per rimanere al Torino?"Buongiorno è una mosca bianca, ha fatto una scelta bellissima. Poteva fare uno step in avanti e invece è rimasto al Toro. Questo testimonia che il Toro è un qualcosa di diverso rispetto a tanti altri club per il suo vissuto. Tanti giocatori restano attaccati all'ambiente granata. La scelta di Buongiorno gli fa onore. Sono sicuro che avrà un futuro prestigioso e avrà tempo per finire in un top club. Nel calcio d'oggi si vedono tante emigrazioni sia per questioni economiche sia per questioni di prestigio, lui ha deciso di restare perché è un simbolo del Toro e vuole rappresentarlo".
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