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interviste
Abbiamo seguito Stefano Colantuono per l'intera giornata, da quando è partito da Roma con un aereo alla volta di Milano, per poi raggiungere il centro del capoluogo lombardo dove lo aspettava, negli uffici della Cairo...
"Abbiamo seguito Stefano Colantuono per l'intera giornata, da quando è partito da Roma con un aereo alla volta di Milano, per poi raggiungere il centro del capoluogo lombardo dove lo aspettava, negli uffici della Cairo Communication, il presidente del Torino FC, Urbano Cairo.
"Vi abbiamo dato cronaca in tempo reale del fatto che l'incontro ha avuto inizio alle 15:45, e si è protratto a lungo. Dopo aver contattato il tecnico anche durante il colloquio con il suo nuovo datore di lavoro, siamo stati i primi a sentirlo una volta terminato l'incontro stesso: "Sì, uno più uno", esordisce il nuovo allenatore del Torino. Ossia, "Un anno di contratto, più un altro anno automatico in caso di promozione immediata", le prime parole del neo-tecnico granata. Che poi aggiunge solamente: "Sono molto felice".
"Colantuono, romano di nascita, 46 anni compiuti ad Ottobre, abituato a soffrire sui campi della Serie A nell'Ascoli e nell'Avellino, inizia ad allenare (solamente sette anni fa) le squadre del giro-Gaucci: Sambenedettese, Catania, Perugia. Contro di lui, disputa l'ultima partita il Torino Calcio: è la finale play-off del 2005, poi resa vana per entrambe. Poi, per i granata sarà l'era-Cairo: curiosi destini. Dopo aver sfiorato la promozione con gli umbri, Colantuono la centra con l'Atalanta, che nella stagione successiva porta all'ottavo posto finale in Serie A.
"Gli scintillanti risultati lo portano ad essere ingaggiato dal Palermo, dove Zamparini lo tratta come normalmente abituato a fare con gli allenatori: lo prende, lo esonera, lo riprende, lo riesonera.E da oggi, il ritorno in Serie B. "Solo per il Torino l'avrei potuto accettare", dice.
"Da sottolineare, intanto, la scelta di Cairo: un solo anno, rinnovabile. Forse il passato insegna davvero.
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