Gianluca Comotto ha vestito le maglie di Roma e Torino. Sotto la Mole ha avuto maggiori fortune rispetto all’esperienza nella capitale. Con il Torino ha tra l’altro sbancato l’Olimpico di Roma nel 2006/2007 ottenendo la salvezza. È stata quella una delle tre vittorie in tutte le competizioni all’ombra del Colosseo contro la Roma da parte dei granata nel XXI secolo. In esclusiva su Toro News l’ex capitano granata ci racconta le sue sensazioni in vista del match di domenica.
Esclusiva
Comotto a TN: “Vojvoda scommessa vinta dal Toro. E quel gol di Muzzi a Roma…”
Buongiorno Gianluca. Che partita attendersi all’Olimpico tra Roma e Torino?
“Si tratta di una partita delicata, soprattutto per la Roma, perché l’ultimo risultato ha provocato parecchie polemiche interne. Mi aspetto una Roma carica e arrabbiata”.
Si è visto il solito Mourinho davanti alle telecamere.
“Ho sempre l’impressione che quello che fa Mourinho a livello mediatico serve a distogliere l’attenzione da problematiche di campo più grandi. Nelle ultime settimane la Roma sta faticando e quindi Mourinho allontana l’attenzione dal campo. Poi, quello che l’allenatore dice nello spogliatoio lo sanno soltanto lui e i suoi giocatori”.
Andamento un po’ ondivago per il Torino. Che cosa ne pensa?
“A me il Torino sta piacendo perché dà sempre l’idea che, una volta trovata la continuità, potrà crescere e fare bene. Il Torino è divertente da vedere, soprattutto grazie ai trequartisti che sanno divertire. I granata possono fare un buon campionato, ma il margine rispetto alle prime sette è ancora da colmare”.
Anche sugli esterni le prestazioni di Lazaro, Aina, Singo, Vojvoda sono alquanto differenti in base al periodo.
“Partiamo dalla premessa che Juric richiede molto agli esterni. Durante la stagione sono normali i picchi di forma. Mi sembra che ci siano abbastanza alternative”.
Vojvoda è una scommessa vinta?
“Quando si parla di scommesse bisogna aver pazienza, tranne qualche raro caso (vedi Kvaratskhelia). Anche lo stesso De Ketelaere sta faticando e deve essere brava la società ad aspettare. Su Vojvoda dopo un anno e mezzo si può dire che sia una scommessa vinta da parte del Torino”.
Che domenica sarà per Andrea Belotti?
“Quelle da ex sono sempre partite speciali. Io mi gasavo molto ed ero spietato. Ho sempre sfornato grandi prestazioni e ho trovato parecchi gol contro le mie ex squadre. Diciamo che hai una marcia in più. Tanti allenatori preferiscono far partire dal 1’ l’ex di una squadra perché sanno che ha qualcosa in più da dare”.
Due sole vittorie nel nuovo millennio per il Torino in Serie A a Roma, tra cui quella del 13 maggio 2007 con lei in campo. Muzzi-gol e salvezza per il Torino. Ricorda?
“Sì, quel match significò salvezza. Mi ricordo ancora bene il gol di Roberto Muzzi. Quando sento parlare di Torino, penso sempre agli anni in cui giocavo io. Salvarsi era sempre complicato, mentre ora il Torino sta costantemente nella parte sinistra della classifica. Penso che sia stato fatto un passo bello grande nell’era Cairo. Le aspettative dei tifosi sono sempre elevate, ma non bisogna dimenticare le sofferenze passate. Quella vittoria a Roma fu comunque una grande soddisfazione”.
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