Renato Copparoni è stato dal 1987 al 1987 portiere del Torino. Il club granata di Orfeo Pianelli lo prelevò dal Cagliari, prossimo avversario della squadra di Paolo Vanoli. Copparoni è quindi il più classico dei doppi ex. Classe 1952, l'ex estremo difensore parla in esclusiva su Toro News dei temi caldi della sfida in terra sarda.
Esclusiva
Copparoni a TN: “A gennaio il Toro deve prendere un giocatore alla Zapata”
Buongiorno Renato. Che partita si aspetta?"Mi aspetto una partita aperta e bella. Il Torino gioca molto bene, il Cagliari si sta riprendendo da un inizio di campionato deludente. I granata arrivano da un paio di sconfitte. Credo che ci saranno tanti gol, nonostante l'assenza di Zapata. Il Torino ha Vlasic, alternativa importante, e poi ci sono Adams e Sanabria".
Il Torino dovrà intervenire sul mercato a gennaio?"Sì, penso proprio di sì perché deve prendere un giocatore con quelle caratteristiche. Sanabria e Adams sono diversi rispetto a Zapata, giocatore capace di fare da solo reparto. Il Toro dovrà andare sul mercato perché ha il dovere di entrare nelle competizioni europee".
Come può entrare in Europa il Torino?"Deve invertire la tendenza delle ultime uscite. Credo che la sosta abbia potuto fare bene al Torino. Vanoli ha sicuramente potuto lavorare su soluzioni alternative dopo la perdita di Zapata. Mi sembra che il Torino abbia tutti i numeri necessari per poter ambire a qualcosa di prestigioso. Il gioco di Vanoli mi piace: non si ritira dopo aver segnato un gol, continua a proporre. I dati confermano questo, il Toro propone, segna e subisce parecchio".
Si aspettava un Milinkovic-Savic così in spolvero in questo avvio di stagione?"Milinkovic-Savic è stato criticato perché ha commesso errori grossolani, ma si sta dimostrando affidabile, soprattutto in questa stagione. Il fisico non gli manca. Per me, il suo rendimento non è una sorpresa. Doveva crescere e doveva maturare, lui è riuscito abbastanza bene".
Quali ricordi lega a Cagliari e Torino? "I ricordi con il Cagliari sono belli. Debuttai in Serie A con il Cagliari proprio contro il Torino. Ho giocato con il mito di Gigi Riva e sono stato il secondo di Albertosi, imparando tantissimo. Porto nel cuore l'esperienza nel Cagliari, ma l'esperienza al Toro è stata ancora più bella. Ho trovato una famiglia a Torino con Pianelli presidente, poi con Rossi. Ho vissuto un periodo molto bello. Il Filadelfia resta un mio tempio, quando sono entrato per la prima volta mi emozionai. La maglia del Toro è ancora oggi la mia seconda pelle".
Allena ancora?"Ho lasciato proprio quest'anno la società che avevo creato. Mi sono preso un momento di pausa. Seguo sempre il calcio e sono sempre disponibile per qualche allenamento con i più piccoli".
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