Ha parlato di Buongiorno. Il suo percorso lo si può quasi definire inaspettato?"No, non è stato inaspettato, ma devo dire che a una certa altezza cronologica mi sarei aspettato che Buongiorno avesse già avuto qualche opportunità in più; questo non è accaduto e alla fine tutto gli è tornato indietro più velocemente di quanto ci si potesse attendere. La parabola di Buongiorno è stata davvero particolare e proprio per questo non mi piace indicare la via per nessuno. Molto spesso nel calcio le attese possono essere lunghe, poi in un attimo ti giochi tutto".
Quali sono le principali doti di Alessandro Dellavalle?"Alessandro è un ragazzo dal senso spiccato del gol. Questo forse non è il principale pregio che si deve attribuire a un difensore, però il senso del gol è innato in lui. Ha un'ottima percezione del pericolo nei pressi della sua porta. Lo reputo un buon marcatore, ha velocità e ci sa fare con il pallone fra i piedi. Deve ancora mettere un po' di fisicità per essere davvero una risorsa per il Toro".
Lei non ha mai allenato Zanos Savva, però lo conosce molto bene da avversario: che ci può dire su di lui?"Savva con il torneo Primavera ha poco a che fare. Si tratta di un giocatore di livello destinato a crescere ulteriormente".
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