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interviste
di Valentino Della Casa - Trenta goal in sessanta partite sono un bottino niente male. Ruggiero Rizzitelli ha vissuto la sua migliore esperienza di calciatore proprio in granata. Tra i tanti goal realizzati, i tifosi del Toro...
di Valentino Della Casa - Trenta goal in sessanta partite sono un bottino niente male. Ruggiero Rizzitelli ha vissuto la sua migliore esperienza di calciatore proprio in granata. Tra i tanti goal realizzati, i tifosi del Toro si ricorderanno sicuramente per aver segnato ben cinque goal alla Juve, in quattro derby disputati (due vinti nel 94-95, due persi la stagione successiva, conclusasi con la triste retrocessione). Rizzigoal è forse stata una delle ultime seconde punte realmente di valore passate a Torino, anche se, quest’anno, l’attacco granata ha finalmente scoperto di non dover più dipendere da un solo giocatore. Contattato in esclusiva da TN, Rizzitelli analizza con noi il momento della squadra di Franco Lerda, e le prospettive del Torino per questa e la futura stagione.Ruggiero Rizzitelli, a Torino sono arrivate anche le seconde punte.Beh direi proprio di sì. E anche tante. Il Torino tra Iunco, Sgrigna, Antenucci, addirittura Pagano può dire di avere l’imbarazzo della scelta. E per Lerda non deve essere facilissimo far quadrare i conti. Anche perché non bisogna assolutamente dimenticare l’equilibrio con il centrocampo (il reparto per me più forte di questo Toro): una squadra troppo sbilanciata in avanti è controproducente nell’economia del gioco.Ma secondo lei, chi è il giocatore su cui fare più sicuro affidamento, lì davanti?Credetemi, tutti e nessuno. La bravura dovrà essere di Lerda, solo sua. Se saprà sempre valutare con attenzione, capire le condizioni non solo fisiche, ma anche psicologiche del singolo giocatore, allora non ce ne sarà davvero più per nessuno. Il valore degli attaccanti è veramente indiscutibile.Tanto da poter dire che questo Toro non è più Bianchi dipendente?A metà, perché alla fine segna quasi sempre lui! Però, certamente, quest’anno l’attacco mi pare decisamente più competitivo rispetto alla scorsa stagione. Finalmente si è capito che non tutto deve ricadere sulle spalle di Bianchi: anche lui può avere dei momenti di flessione, in cui magari trova con maggiore difficoltà la porta. E qui devono essere bravi gli altri, compresi i centrocampisti, ad andare a rete. Nel calcio moderno, una squadra non segna praticamente più con i soli attaccanti.Come giudica il campionato del Toro fin qui disputato?Altalenante. Ma in netta ripresa. Finalmente è stata ritrovata quella tranquillità necessaria per poter raggiungere gli obiettivi imposti. Escluse le prime due squadre, che ormai sono già promosse, il Torino da almeno sulla carta tutte le garanzie per poter raggiungere la Serie A. Ci vorrà anche moltissima convinzione, non solo la tecnica. Ma l’obiettivo è alla portata, soprattutto con questo “nuovo” Torino.Quindi i due esoneri-lampo hanno fatto bene alla squadra?Si dice sempre che nel calcio è più facile sostituire l’allenatore, che i giocatori. Certo è che questo doppio cambio ha dato la scossa che, attualmente, è vincente. I giocatori sono stati responsabilizzati, hanno capito che la colpa non è dell’allenatore soltanto, ma di tutti. Si è fatto quadrato, e questo è il risultato. È stato ritrovato quell’entusiasmo che mancava, quello che ti fa davvero giocare le partite “da Toro”, come si dice. In caso di Serie A, questo Torino dovrebbe smantellare la squadra o ha già una base su cui lavorare?Secondo me il Torino ha i giocatori più adatti alla Serie A, che alla Serie B. Nel campionato cadetto ci vuole tantissima quantità, e magari meno qualità. Secondo me il Torino ha molta più della seconda, che della prima, ed ecco perché ha faticato in alcuni frangenti. Prendiamo anche il caso della Sampdoria: hanno preparato una squadra per la Champions’, si ritrovano nella lotta per non retrocedere e faticano tantissimo. Questo perché i giocatori non sono abituati a giocare in queste condizioni. Bisogna avere le palle, inutile negare.Soprattutto per segnare nei Derby, giusto?Proprio così, anzi in quei casi anche il doppio! (Ride, ndr)Grazie mille, Rizzitelli.Grazie a voi, un saluto a tutti i tifosi del Toro!
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