Toro News vi porta in esclusiva le parole di Daniele Zoratto, una vecchia conoscenza del Torino: poteva diventare calciatore granata a metà anni Novanta, poi è stato per una brevissima parentesi vice di Mario Beretta in Serie B (stagione 2009/2010). Zoratto conosce benissimo Vanoli, come ci aveva raccontato a giugno: l'ex allenatore del Venezia è stato suo vice tra il 2010 e il 2013 nelle Nazionali azzurre Under-16 e Under-17.


Esclusiva
Daniele Zoratto a TN: “A Vanoli serve ancora un attaccante alla Zapata”
Buongiorno mister. Come sta andando il suo amico e collega Vanoli all'esordio in Serie A? "Paolo è stato bravo perché le difficoltà erano tante. Il suo merito più grande è stato mantenere alto l'entusiasmo, non ha mai fatto mancare il suo timbro agonistico. Se iniziano a venire meno questi aspetti, decade tutto e diventa complicato; è rimasto a galla, ha sopportato le difficoltà. Se perdi l'equilibrio, il baratro è dietro l'angolo. Ha perso le staffe solo una volta, almeno che io sappia, dopo il derby d'andata contro la Juventus. Credo che lo spogliatoio lo stia apprezzando per la sua capacità di trasmettere una certa caratterialità all'ambiente".
Quindi, più attenzione alla testa che alla tattica nei momenti duri."Sì, la tattica è relativa. Penso che il vero segreto sia lavorare sull'impronta caratteriale del gruppo e dei singoli. Lui è molto bravo in questo, sa entrare nelle teste dei suoi giocatori".
Tra l'altro, le pressioni di quest'anno sono ben diverse rispetto a quelle delle precedenti stagioni di Vanoli."Sì, pressioni completamente differenti. Ho cari amici passati dal Parma al Milan e le cose erano diametralmente opposte. A Parma puoi sbagliare tre o quattro volte e si va avanti, a Milano dopo due errori sei fuori. La piazza del Toro è complessa, proprio per questo l'attuale esperienza di Vanoli lo farà crescere tanto. La gavetta fatta negli anni l'ha certamente aiutato".
E sta facendo i conti anche con la contestazione alla società."Sì. Aggiungo che Paolo ha dovuto reinventarsi perché penso che in estate avesse in mente un altro Toro, invece tra cessioni e infortuni ha dovuto rivedere le cose. Spero che abbia trovato definitivamente un nuovo equilibrio".
Il mercato del Toro necessita ancora di un attaccante alla Zapata?"Un giocatore simile a Zapata, secondo me, serve ancora. Paolo è stato bravo a trovare un equilibrio diverso con gli elementi che aveva a disposizione. Ciò non toglie che un attaccante alla Zapata, seppur difficile da trovare, sarebbe molto utile per il Toro".
Per la salvezza il Toro può stare un po' più tranquillo dopo la vittoria sul Cagliari?"La differenza tra il fondo e il Toro è abbastanza netta. Non bisogna rilassarsi, però il discorso salvezza mi sembra ben avviato".
Questa può essere la stagione della consacrazione di Samuele Ricci?"Ricci è un ottimo giocatore, però un giocatore bravo viene valorizzato dal collettivo. Quindi, se Ricci viene valorizzato è merito del gruppo. Le individualità valgono fino a un certo punto".
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