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La triste vicenda che ha interessato l’attaccante della Primavera Pierre Dell’Aglio continua a tenere il mondo granata col fiato sospeso. La confessione del giocatore su...
La triste vicenda che ha interessato l’attaccante della Primavera Pierre Dell’Aglio continua a tenere il mondo granata col fiato sospeso. La confessione del giocatore su Twitter sembrerebbe ormai aver sgomberato il campo da dubbi, ma in realtà non è esattamente così. Secondo il codice di giustizia sportiva, infatti, di fronte al Tnas solo le controanalisi hanno l’ultima parola e determinano la squalifica (si parla di un anno) o l’assoluzione del giocatore. Un eventuale esito negativo dopo gli ulteriori accertamenti, dunque, avrebbe valore superiore alla confessione di Dell’Aglio stesso.In attesa del verdetto, abbiamo contattato Simone Banchieri, che ha allenato il ragazzo quando giocava nelle formazioni Berretti di Canavese e Pro Patria.Simone Banchieri, lei Dell’Aglio lo ha allenato.''Sì, ho avuto questa fortuna.''Cosa pensa di quanto accaduto negli ultimi giorni?''Provo, ovviamente, grande dispiacere per Pierre. Quello che posso dire io è che ho avuto il privilegio di allenarlo due anni e posso solo raccontarvi di un ragazzo fantastico, che ha dato sempre tutto e che ci ha portarto a vincere il campionato Berretti con la Canavese davanti al Milan. Lui di quella stagione fu un protagonista assoluto.E’ un ragazzo a modo, serio e impegnato. E con me ha sempre avuto un rapporto fantastico.''Tanto che poi lei lo portò con sè alla Pro Patria.''Esatto. E fui molto felice del suo successivo trasferimento al Toro perché sapevo che se lo meritava perché ha doti da grande professionista. Tant’è che mi risulta che anche in granata stesse facendo molto bene.Davvero, posso parlarne solo bene: il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andarsene. E ci tengo che venga dato risalto alle cose buone che fece con noi, in quell’anno eccezionale alla Canavese. Che non venga dipinto come un ragazzo diverso da quello che è.''Nulla faceva neanche lontanamente immaginare ciò che sta accadendo, dunque.''Assolutamente no. Prima di allenarlo, avevo sentito dire che alla Juve si era trovato male, ma poi ho potuto verificare di persona che con il ragazzo non c’era nessun problema. Veniva dipinto come chissachè, invece ho trovato un ragazzo esemplare, oltre che un giocatore fantastico.Poi adesso ci sono ancora da fare le verifiche, le controanalisi: bisogna ancora vedere se queste cose saranno confermate. Ma non voglio che ora si dicano falsità sul suo conto, che venga descritto in modo diverso da come è.''
Fulvio Vallana (Twitter @FulvioVallana)
(foto Capirossi)
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