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Di Michele rincara la dose su De Biasi: ‘Non è stato corretto’

Redazione Toro News

David Di Michele ha finito la prima parte di stagione a Londra. Dopo l’addio in extremis nel calciomercato estivo, il fantasista è approdato al West Ham, dove c’è Zola.

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"David Di Michele ha finito la prima parte di stagione a Londra. Dopo l’addio in extremis nel calciomercato estivo, il fantasista è approdato al West Ham, dove c’è Zola.

"Il fantasista ha iniziato bene la stagione, anche se ultimamente è stato più volte lasciato in panchina, invece che in campo.

"Ma il ragazzo non dispera: “Dopo esser partito molto forte – dichiara in un’intervista rilasciata a La Stampa –, ho patito l'appannamento della squadra in un campionato difficile”. In ogni caso il calciatore è felice della scelta effettuata: “L’Italia un po' mi manca, ma non troppo. Qui a Londra con la famiglia sto benissimo e poi sto vivendo un'esperienza bellissima che forse dovevo fare prima. Nella Premier il calcio si vive con più sportività e non c'è solo il risultato che conta. I tifosi vogliono che le squadre giochino sempre bene, diano spettacolo. E così accade: nessuno bada a fermarsi o a difendere un piccolo vantaggio come in Italia”. L’allenatore poi è Zola, uno che di calcio ne capisce: “E’ una persona disponibile, tranquilla e molto rispettata. E' uno disposto al dialogo, anche quando le cose non vanno bene, e mi dà sempre consigli. Non è facile non giocare ma di lui mi fido: conosce il calcio inglese e mi aiuta. Non è come De Biasi: lui non mi direbbe mai che devo andarmene”. Il capitolo Toro brucia ancora a Di Michele e rimane un conto in sospeso, ma se ne riparlerà per giugno, ora l’attaccante pensa solo a West Ham. Intanto però segue sempre le gare dei granata: “Non mi perdo una partita e ora sono sicuro che si salverà. Faccio un tifo matto ed ho visto un buon Toro contro il Napoli e la Fiorentina. I miglioramenti iniziano a vedersi dopo un periodo nel quale non mi divertivo e vedevo le sofferenze dei miei compagni”. Qualcuno si chiede in che posizione sarebbe la squadra ora se Di Michele non fosse andato via ed allora il calciatore esterna le sue sensazioni: “La scorsa estate io non ho mai espresso il mio malessere perché ho sempre preferito parlare col diretto interessato: le cose che ci dicevamo dovevano restare tra me e lui. Ed invece De Biasi non è stato corretto ed è arrivato a sventolare pubblicamente un foglio delle assenze in allenamento pur di attaccarmi. Era chiaro: c’era una frattura che non si poteva sanare e non si può restare in un posto dove c'è scompiglio. Alla fine era il tipico "o io o lui" e sono andato via per evitare guai peggiori: al Toro, allo spogliatoio e a me”. Ma anche a Cairo è dispiaciuto lasciare partire il suo pupillo, tanto da porre come condizione un prestito all’estero “per non soffrire", perchè "non voleva vedermi in Italia con un'altra maglia. Se avesse potuto, sono sicuro che sarei rimasto: questo è il rammarico più grande”.