Diaw Doudou è stato uno dei baluardi difensivi del Torino nella stagione 2005/2006 la prima di Urbano Cairo presidente, quella del ritorno in Serie A con Gianni De Biasi in panchina. L’ex centrale è oggi un apprezzato tecnico. Ha condotto diverse compagini giovanili e ora si è guadagnato la sua prima opportunità tra i professionisti con la Fidelis Andria. A Toro News parla in esclusiva di quest’esperienza e del suo legame speciale con il Toro e Ivan Juric.
Esclusiva
Ricordate Doudou? A TN racconta: “Mi sono candidato per la Primavera del Torino”
Buongiorno mister Doudou. Nel suo percorso nel calcio cosa significa la tappa al Torino?
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“L’apice della mia carriera. Ho avuto il grande piacere di indossare la maglia del Torino. A livello nazionale e internazionale tutti conoscono la storia del Grande Toro. Ho ottenuto la promozione nell’anno del centenario e ho esordito in Serie A con il granata addosso a San Siro contro il Milan. Direi che più di così non potevo chiedere”.
Il ricordo resta quindi vivo...
“Il mio ricordo è bellissimo. Quando sono arrivato, intorno a me c’era tanto scetticismo perché non avevo un nome blasonato. Poi, però, mi sono ritagliato uno spazio e ho giocato 27 partite, disputando tutto il girone d’andata da titolare. Ripeto: è stata un’esperienza fantastica, indelebile”.
Oggi allena in Serie C. Guida la Fidelis Andria. Come sta vivendo quest’esperienza tra i professionisti?
“Personalmente la sto vivendo bene. Ci servono dei punti e devono arrivare i risultati”.
Obiettivo?
“Dobbiamo salvarci. La classifica è corta. Abbiamo lasciato troppi punti indietro a causa di errori ingenui. Siamo la seconda squadra più giovane del torneo e le ingenuità ci possono stare. Ora però abbiamo bisogno di punti come l’ossigeno”.
La sua carriera da allenatore è ormai abbastanza lunga...
“Sono dieci anni che alleno, anche se questa è la prima esperienza tra i professionisti. Avevo già allenato una Prima Squadra in Serie D al Gravina. La scorsa estate ho chiamato Cairo. L’ho fatto perché avevo sentito che stavano cercando un allenatore per la Primavera. Cairo mi ha messo in contatto con il responsabile del settore giovanile che mi ha risposto che aveva già trovato un tecnico. Negli ultimi anni ho fatto tutta la trafila nel Bari: Under-15, Under-17 e Primavera. Questa nuova esperienza alla Fidelis Andria è molto stimolante”.
Quindi, poteva tornare granata?
“Sì, l’opportunità c’è stata. Diciamo che ci ho provato. Alla fine, forse mi è andata meglio perché a distanza di qualche mese mi ritrovo allenatore di una Prima Squadra di Serie C”.
Cosa ne pensa di Ivan Juric?
“Ho fatto il corso di Uefa A con Matteo Paro, il vice di Juric. A fine campionato avevo già programmato una settimana di aggiornamento proprio al Filadelfia al fianco di Juric, però la mia nuova esperienza alla Fidelis Andria mi costringerà a rimandare l’appuntamento. Mi piacerebbe tanto vedere una settimana di lavoro di Juric”.
E Paro le ha parlato di Juric?
“Durante il corso ho chiesto a Paro di Juric e ovviamente me ne ha parlato molto bene”.
Quindi, l’aspettiamo a Torino?
“Sono molto curioso di conoscere il calcio di Juric. Certo, andrò prima o poi a trovarlo”.
Come giudica le prime quindici giornate di campionato del Torino?
“Il Torino sta facendo un grandissimo campionato. Sta lanciando tanti giovani: più di così non potrebbe fare, a meno che Cairo non chieda a Juric di vincere il campionato, ma non credo abbia questa presunzione”.
Il direttore Davide Vagnati ha rinnovato il suo contratto. Condivide?
“Al di là dello screzio che ha fatto il giro del mondo, devo dire che Juric e Vagnati compongono una bella coppia: Juric è bravo a valorizzare i giovani e i giocatori che ha a disposizione, mentre Vagnati è bravo a scovare calciatori che io non mi aspetto. Il Torino sta riuscendo con costanza a costruire una buona squadra”.
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