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interviste
di Valentino Della Casa
Il Toro che parta con un risultato sfavorevole prima del ritorno dei Play Off non è nuovo ai tifosi. In quel caso era una finale, ma il pesante 4-2 subito in casa del...
"di Valentino Della Casa Il Toro che parta con un risultato sfavorevole prima del ritorno dei Play Off non è nuovo ai tifosi. In quel caso era una finale, ma il pesante 4-2 subito in casa del Mantova (nel 2006) aveva davvero complicato il cammino della squadra di mister De Biasi verso la Serie A. Al Delle Alpi, però, non ci fu storia. O meglio, fu storia, vista la grande vittoria soprattutto di Cuore davanti a 60000 tifosi granata che inneggiavano e spingevano la squadra verso la promozione, dopo appena 9 mesi dal fallimento del vecchio Torino Calcio. Massimo Taibi era uno di quegli 11, Torino gli è rimasta nel cuore, e sul Torino spende ancora volentieri qualche parola. Ciao Massimo, Torino-Sassuolo che partita è stata? Salve a tutti. Io credo che sia stata una partita giocata da due squadre di pari livello, con i neroverdi che sono venuti all’Olimpico per cercare di fare la propria partita. Sono stati molto bravi a sfruttare l’unica ingenuità dei granata per fare goal. Per contro, però, ho visto un ottimo e generoso Torino, che ha spinto moltissimo e che ha sicuramente meritato il pareggio, anzi poteva raccogliere qualcosa di più. Quindi un pareggio sostanzialmente giusto. Sì, direi proprio così. Più che altro, mi sembra giusto in vista del ritorno: chi vincerà meriterà di andare in finale. Parlavi di svista sul goal del Sassuolo. Da ex portiere, secondo te cosa è successo? C’è stata una chiamata sbagliata? No, non penso proprio. Quella è stata una svista che in partita purtroppo ci può stare. Tra l’altro Martinetti ha fatto l’Inzaghi, perché ci ha creduto. Di solito gli attaccanti si fermano. Comunque non bisogna buttare la croce addosso a Loria: Simone ha fatto un’ottima partita, ha il Toro dentro, da sempre l’anima e anche ieri si è visto. Quel gesto finale di scuse, poi, ha fatto davvero capire il valore dell’uomo, prima ancora che quello del giocatore. Come si preparano le partite dove bisogna vincere per forza? È faticoso? Guarda, nei Play Off non è sulle motivazioni che devi lavorare. Quelle vengono davvero da sé. Certo, il Toro sa (come sapevamo anche noi col Mantova) che non può sbagliare, quindi sentirà comunque il peso della vittoria a tutti i costi. Lì però dovrà essere bravo mister Colantuono a evitare che la foga e la voglia di vincere prendano il sopravvento sulla logica, lasciando la squadra troppo scoperta agli attacchi del Sassuolo, che ha già dimostrato di essere pericoloso nelle ripartenze. Che pronostico dai per Sassuolo-Torino? Non lo dico, perché sono scaramantico. Credo che si tratti della classica partita decisa dagli episodi. Spero che vada come penso. Il Toro ti è rimasto davvero nel cuore. Proprio così, chi ha giocato in questa squadra non può non avere simpatia, dopo. È davvero impossibile. Tra l’altro non so neanche quanto il Toro giochi in trasferta, visto il numero di tifosi che ci sarà a Modena. Comunque i granata hanno fatto meglio fuori casa, quindi chissà. Avremo speranze di vederti, domenica allo stadio? Speranze? Io ci sarò al 100%! Anzi, vi dirò di più, quasi sicuramente andrò in curva con i tifosi del Toro. Ma ancora preferisco non fare proclami, perché devo ancora organizzare un paio di cose. Ma la voglia di andare in curva c’è, e diciamo che al 90% sarò lì. A tifare Toro. Ciao Massimo. Certo. Forza Toro! Ciao a tutti.
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