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interviste
Prima le abbuffate di Natale nel bel mezzo di otto giorni di ferie a casa con le famiglie: ricette della tradizione, pranzi infiniti, panettone e dolci vari. Poi, improvvisamente si torna al lavoro, e come: ci si immerge addirittura nel lavoro,...
Prima le abbuffate di Natale nel bel mezzo di otto giorni di ferie a casa con le famiglie: ricette della tradizione, pranzi infiniti, panettone e dolci vari. Poi, improvvisamente si torna al lavoro, e come: ci si immerge addirittura nel lavoro, un ritiro a latitudine e temperature diverse. Infine, riecco quello sforzo concentrato ed unico che é la partita, piazzata simpaticamente all'ora di pranzo.Vita dura per chi deve curare l'alimentazione degli atleti, e -nel caso dei calciatori del Toro e del loro soggiorno a Malta- la persona in questione é lo chef Domenico Massasso, che accoglie normalmente i tanti clienti al ristorante Ischia Ponte di piazza Nizza n.° 77, a Torino (ma a breve anche...altrove, continuate a leggere), e che in questi giorni esercita la sua arte culinaria presso l'Hotel Excelsior, dove alloggiano i granata.E come si trova, a Malta, chef?Bene, é un posto molto particolare, con una lingua decisamente incomprensibile che ricorda l'inglese e l'arabo... E anche l'italiano? No, per niente! Magari...Peccato solo per il tempo che finora non ci ha voluto molto bene, ma sta migliorando.Lei in pratica vive nell'hotel.Sì, ed é un hotel meraviglioso, grandissimo. La stanza in cui dormo é stupenda.E le cucine, il suo regno?Le cucine sono appunto un vero e proprio regno: enorme. Disposte addirittura su tre piani, c'é da perdersi; qui preparano migliaia di pasti al giorno, letteralmente. Ma qui iniziano anche le dolenti note, perché qui sull'isola si ricevono le consegne due volte la settimana, e la merce arriva sempre tutta rigorosamente congelata: carne, pesce, verdura, frutta, tutto.E per chi é abituato a lavorare sempre con prodotti freschi é un problema...Certo, ma non solo per me, quanto soprattutto per chi deve consumarli e dovrebbe seguire un certo tipo di dieta. La qualità delle materie prime é stato il vero problema nei primi giorni di questa esperienza; tanto che devo correre in giro per tutta l'isola a cercare la roba fresca che serve, le carni, i prosciutti, le verdure... Solo così posso servire adeguatamente la squadra. Si tratta di abitudini del tutto diverse da quelle di chi qui lavora abitualmente; per me, é senz'altro un'esperienza molto interessante.Dunque non si sta riposando affatto. Eppure, presso l'Excelsior dovrebbe essere abitudine ospitare squadre di calcio...Certo, ma per lo più inglesi; forse siamo noi italiani ad essere diversi dal resto del mondo, fattostà che noi sentiamo la necessità di lavorare con prodotti freschi e di qualità, gli altri...non lo so. Per fortuna abbiamo presto risolto tutto, con tante corse e un po' di fatica, ma la squadra ha sempre potuto essere preparata al meglio sotto il profilo nutrizionale.A proposito: cosa fa mangiare ai calciatori, chef?Una dieta piuttusto leggera, con primi poco elaborati (al sugo o in bianco, sia pasta che riso), verdure varie ma preferibilmente al vapore, secondi light, e ovviamente da bere solo acqua e niente alcolici. E' un regime di scarico, anche, perché arriva dopo il Natale a casa. A volte mi guardano male, in effetti... Ma per scherzo, perché sono molto seri e professionali.Ha avuto modo di seguire la squadra fuori dalla sala da pranzo dell'albergo?Sì, presso il centro federale dove si allena; un centro davvero molto bello, dove si può lavorare bene. Un'ottima scelta. E lavorano bene, i ragazzi: sono rimasto stupito, come dicevo, da quanto sono professionali. Pur provenendo dalle vacanze si sono applicati fin dal primo istante, li vedo impegnatissimi, tutti quanti uno per uno; figuratevi che ancora fino alle ore 23 ho visto calciatori continuare con la fisioterapia. Per essere ragazzi giovani e in periodo di feste, sono davvero ammirevoli, bravi.Ancora cinque giorni, poi il rientro.Sì, una tappa a Novarello, poi a Torino. E il 4 mattina, la squadra dovrà fare le prove generali per il match dell'Epifania che si giocherà alle 12:30: pranzo alla mattina presto.La preparazione al lunchtime contro l'AlbinoLeffe, già, un'altra sfida professionale per lo chef Massasso, dunque. A proposito: ce n'é anche un'altra, che la impegnerà molto a partire da metà Gennaio...Sì, in effetti ho rilevato da “Davidone” e gestirò il locale di fronte al Filadelfia, é vero. Cambierà nome, si chiamerà semplicemente “Al Fila”, in omaggio a quel posto unico che ha davanti a sé, un posto dove in questi anni ha sempre battuto il cuore granata e che ora continuerà e pulsare ancora più forte. Cambierà qualcosa in cucina, ma ora invitiamo tutti a partire dal giorno dell'inaugurazione (indicativamente il 15/1, daremo info ndr) a venire qui, perché i granata si sentiranno a casa.
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