Ecco infine le parole di Paolo Vanoli a Torino Channel.
POSTPARTITA
Empoli-Torino 0-1, Vanoli: “Sapevo che potevamo vincerla nella ripresa”
Il suo commento su questa partita?
“Nei primi 15’ siamo stati contratti. Sapevamo di incontrare una squadra in un momento importante. Sapevamo benissimo che l’80% dei loro gol li hanno fatti nel primo tempo, da qui la soluzione di partire con un centrocampo più coperto e sperare di poter cambiare la squadra con le sostituzioni che ci hanno dato qualcosa in più”.
Mancava il guizzo, stavolta è arrivato…
“A volte si sbagliano i gol senza portiere, a volte fai gli eurogol… Sono contento per Adams, dispiaciuto per Sanabria che è andato vicino anche lui al gol, ma stasera abbiamo giocato da squadra. Tutti devono essere nel progetto del Toro e l’ho dimostrato anche stasera con Karamoh. Sono giocatori con caratteristiche che in alcune partite ci possono aiutare. Vlasic? Tutti noi conosciamo le sue qualità. Ha la mia più grande fiducia, ma devo guardare la squadra. Faccio i complimenti soprattutto a Borna Sosa che stasera ha fatto vedere che giocatore è. Ora piedi per terra, bisogna continuare”.
La difesa ha raccolto il secondo clean sheet consecutivo, si può ripartire da questi tre giocatori?
“Quando hai continuità i meccanismi riescono meglio. Dall’anno scorso abbiamo cambiato molto. Bravi i ragazzi a trovare delle giuste alchimie, ma anche Dembele è stato bravo nei minuti finali. Come Njie è un ragazzo giovane che sta crescendo. Io non ho mai guardato all’età”.
I cambi sono stati fondamentali?
“Io penso che questa squadra abbia le qualità per cambiare modulo e andare avanti per quella strada (giocando a tre punte, ndr). Poi è sempre il campo che decide. Quello che ci è mancato in questo periodo era l’attacco alla profondità lunga. Per questo Karamoh e Njie hanno la gamba che ci permette di attaccare dietro la linea difensiva. Anche stressare la linea avversaria con i cross dei quinti e prendendo le seconde palle è importante, ci stiamo lavorando e stasera abbiamo fatto bene”.
Quali sono i concetti su cui ha lavorato con la squadra per uscire da questo periodo?
“Ho sempre detto che credevo nella squadra. Mi sono messo in discussione e ho detto che se si vuole uscire da questi momenti bisogna mettersi a disposizione del compagno. I ragazzi sono stati bravi a recepire. Già da tre settimane abbiamo fatto buone prestazioni, siamo stati severamente criticati ma fa parte del processo. La forza di un allenatore sta nel far credere ai giocatori che una strada è giusta”.
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