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Enzo Bucchioni: “Toro, rivoluzione culturale in atto. Rodriguez ottimo per Giampaolo”
Enzo Bucchioni è uno dei giornalisti più esperti in Italia, uno che conosce il calcio da anni e lo studia sotto tutte le sue sfaccettature. Per lui parla la carriera, visto che da inviato ha partecipato a tutte le principali competizioni calcistiche: dalla Champions League ai Mondiali, passando per le Olimpiadi. Inoltre fa parte della commissione della FIGC che sceglie i giocatori da inserire nella Hall of Fame. Ha partecipato a parecchi programmi televisivi: a Sportitalia, a Sky Sport ed è anche opinionista per Radio Sportiva. Da osservatore esterno gentilmente concede a Toro News le su impressioni sul momento del Torino verso la nuova stagione.
In casa Toro, segna un punto di rottura con il passato. Ti piace l’idea di cambiare a discapito di Longo?
“Longo è un buon allenatore, l’ha dimostrato nelle giovanili, ma penso abbia ancora bisogno di esperienze formative. È stato sfortunato, perché ha preso la squadra in un momento in cui era difficile lavorare. Giusto cambiare e prendere un allenatore già pronto. Mi affascina questa scelta, perché il Toro passa da dover essere una squadra muscolare a una che passerà attraverso il gioco. È un cambiamento culturale. Cairo ha deciso di puntare su un allenatore che sa divertire e più di qualità. Il gioco di prima non piaceva più. Giampaolo al Milan ha fallito perché non gli è stato dato tempo e giocatori per fare il suo gioco. Il Toro non dovrà commettere lo stesso errore”
Il 'sarrismo' non ha attecchito alla Juventus. Giampaolo riuscirà a portare le sue idee al Torino?
“Sono situazioni diverse. Cairo ha fatto questa scelta e la deve proteggere. Non deve avere dubbi se le prime partite andranno male. Berlusconi quando c’era Sacchi disse ai giocatori che lo dovevano seguire altrimenti sarebbero andati via loro e non l'allenatore. Cairo deve seguire questo modello. Poi gli dovrà prendere giocatori adatti al suo gioco, quindi gente tecnica e brava tatticamente”.
Quanto può essere complicato per Giampaolo ripartire? Il tempo scarseggia e lui dovrà fare un lavoro tattico massiccio.
“Lui al Milan si era incartato su Suso, perché lo spagnolo non riusciva a giocare come trequartista e il tecnico non voleva usare il 4-3-3. Giampaolo deve poter lavorare e Cairo deve pensare a un progetto di 2-3 anni. Quest’anno servirà pazienza, perché servirà aspettare molto per vedere i primi frutti viste le tempistiche. Difficilmente avrà la squadra pronta per il ritiro e, considerando che il mercato finirà a campionato iniziato, ecco spiegato perché serva pazienza. L’anomalia assoluta va spiegata ai tifosi. Cairo deve informare i tifosi del progetto. C’è molta ebollizione tra i tifosi, ma Cairo deve far loro capire cosa sta succedendo e quali sono le difficoltà che si incontreranno. Giampaolo insegna calcio e al centro del progetto c’è il gioco, per questo ci vuole più tempo per trovare un equilibrio”.
Dopo la stagione appena conclusa, chi bocceresti del Torino?
“Se ripenso alle partite mi verrebbe da dire che non saprei neanche che cosa sia successo. Ci sono giocatori che si sono persi. Penso a Nkoulou, che secondo me potrebbe giocare ovunque. Quest’anno non ha inciso. Allo stesso modo Izzo, non mi sembrava il giocatore che si era conquistato la Nazionale. Ci sono state situazioni che hanno minato al rendimento di alcuni giocatori”.
Quali sono i profili su cui dovrà puntare per il futuro?
“Intanto ha già un Quagliarella, ovvero Belotti, che secondo me con Giampaolo può esplodere ulteriormente e penso possa ripetere l'annata da 26 gol con Mihajlovic. A centrocampo ci sono tanti giocatori simili, tutti molto fisici. Giampaolo sceglierà chi tenere e chi mandare via. Penso che Baselli possa tornare importante, nonostante gli infortuni. Ha quantità e qualità e questo è ciò che il nuovo allenatore cerca nei suoi giocatori”.
Dal mercato cosa ti aspetti? Dove dovrà intervenire di più il Torino?
“Non so che idea abbia di Verdi Giampaolo, ma punterei su un trequartista. Non a caso si parla di Gaston Ramirez che ha fatto molto bene. Mi viene in mente Zielinski all’Empoli che giocava da trequartista. Ha bisogno di quel tipo di giocatore, cioè un giocatore di qualità e di corsa. Rincon non è un giocatore da Giampaolo, lì servirebbe un giocatore alla Torreira".
Quali giocatori consiglieresti a Vagnati? Intanto il primo acquisto dovrebbe essere Ricardo Rodriguez dal Milan.
“Rodriguez è un buon giocatore. Il Milan ha preso uno dei terzini più forti e quindi lui si è ritrovato chiuso. È un ragazzo umile e dà sempre tutto. Ha fisicità e ha un buon piede. Un ottimo giocatore se si deve rifondare la squadre. Gli esterni di difesa sono fondamentali, perché nel gioco di Giampaolo fanno la differenza. Di nomi comunque se ne possono fare tanti, le scelte le dovrà fare l’allenatore. Se avessi un budget comunque, lo sforzo lo farei sul regista e il trequartista, quelli sono i due profili da non sbagliare, perché sono fondamentali nel gioco di Giampaolo. Il Torino non ha questi giocatori e dubito che Verdi possa fare il trequartista”.
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