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Ferri a TN: “Complimenti a Cairo. Oggi non è facile ragionare sulle strutture”
L’ex difensore del Torino Giacomo Ferri in esclusiva su Toro News traccia un bilancio della stagione del Torino e parla soprattutto dell’olandese Peer Schuurs. Ferri è un totem per la tifoseria granata, che lo acclama fin dagli anni Novanta a suon di “picchia per noi, Giacomo Ferri”. Tra l’altro, dal 2010 al 2016 è anche stato team manager granata, vivendo tutta l’epoca di Gian Piero Ventura.
Buongiorno Giacomo. È contento della stagione del Torino? “Non so dove potrà arrivare il Torino. Al momento sono molto soddisfatto da tifoso della stagione granata perché il rendimento è buono e perché sono stati fatti esordire diversi giovani. Credo che Ivan Juric stia conducendo un buon campionato. Ci sono tutte le premesse per poter migliorare ulteriormente”.
Uno che si è affermato nel corso della stagione è stato Peer Schuurs. Che ne pensa? “Ho conosciuto Schuurs quando è arrivato al Torino. Ho letto proprio nelle scorse ore un’intervista nella quale Vagnati ha sottolineato come ha visionato per parecchio tempo di difensore olandese. Appena l’ha visto è rimasto folgorato. Mi ha fatto piacere leggere una simile dichiarazione perché fin da subito mi sono speso a favore di Schuurs. Credo che chi fa il difensore e spende pochi falli per svolgere al meglio il proprio compito, sia un grande giocatore. Schuurs può migliorare ancora perché ha grandi margini. Complimenti a chi l’ha preso”.
Un buon lavoro da parte della società. “Guarda, ti dico la verità da quando sono uscito dal Torino non seguo più da dentro le gesta della Primavera. L’altro giorno ho guardato il Derby e sono rimasto colpito da diversi giocatori. Mi sembra che il club granata stia lavorando bene su più fronti, vedi appunto la Primavera, dove i risultati stanno maturando. Juric ha anche attinto dal vivaio per alcune partite della sua squadra. Questo è l’obiettivo principale. Ecco perché da tifoso sono contentissimo della stagione granata”.
Molto bene Schuurs, ma niente convocazione con l’Olanda. “Sì, accadeva anche a Bremer. L’Olanda contro la Francia aveva anche delle defezioni. Non conosco le ragioni della mancata convocazione, ma manca poco perché un allenatore non può vedere le prestazioni di questo ragazzo. Schuurs ci sta benissimo in questa Olanda che non ha un livello eccelso; tra l’altro gli Orange sono imbottiti di giovani e Schuurs ci sta benissimo”.
La ragione è che il Torino dona poca visibilità? “Non credo. Schuurs gioca nel Torino e in Serie A, quindi in un’ottima vetrina. Il nostro torneo è stato molto seguito in questa stagione, grazie al rendimento delle squadre nostrane nelle coppe europee e alle imprese del Napoli. Non credo, quindi, che Schuurs non sia convocato perché milita nel Torino. Come tutti gli allenatori, anche il selezionatore olandese ha le sue idee. Penso che si ricrederà a breve”.
Parlando di strutture, ci crede quando Cairo dice che vorrebbe comprare lo stadio “Olimpico-Grande Torino”? “Bisogna soltanto fare i complimenti a Cairo perché non è semplice oggi, nel 2023, fare ragionamenti sulle strutture. In tutta Italia ci sono esempi di stadi di altissimo livello dove si fa fatica nella gestione. Se l’obiettivo di Cairo è quello di rendere lo stadio Olimpico di proprietà, bisogna solo fargli i complimenti. Può piacere o meno ma il presidente da quando è arrivato ha tenuto in vita il Torino, ha permesso alla squadra di svolgere tanti campionati di altissimo livello e ha fatto esordire tanti giovani ragazzi del settore. Lo stadio di proprietà sarebbe un tassello ulteriore, il più importante”.
Il presidente granata ha insistito sul fatto che vuole le stesse condizioni della Juventus. “Beh, mi sembra il minimo. Faccio un esempio: Milan e Inter stanno valutando una soluzione per un nuovo stadio e il sindaco di Milano non può favorire l’uno o l’altro club. Lo stesso deve valere a Torino per Torino e Juventus. Quindi, le medesime agevolazioni della Juventus le deve avere anche il Torino”.
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