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Esclusiva

Franco Semioli a TN: “Questo Toro ha tutti gli ingredienti per il 3-5-2”

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

In esclusiva le parole dell’ex centrocampista granata ed ex tecnico delle giovanili del Torino. Oggi è allenatore dell’Under 19 del Novara

In esclusiva su Toro News le parole di Franco Semioli, centrocampista cresciuto nel Torino con cui ha esordito in Prima Squadra agli albori di questo millennio. Il Torino Semioli l’ha ritrovato qualche anno fa nelle vesti di allenatore delle squadre giovanili: tre stagioni a capo dell’Under-16, dell’Under-17 e dell’Under-18. Oggi, interpellato da Toro News, in vista della sfida all’Inter, altra sua ex squadra, fa una prima analisi sul Torino 2023/2024.

Buongiorno Franco. Una sosta che appare ancor più lunga per il Torino che nell’ultima giornata ha perso il derby. La sta deludendo la squadra granata?“Le aspettative erano maggiori alle precedenti stagioni, più che altro per gli acquisti fatti in estate. I vari Bellanova e Zapata sono giocatori che hanno alzato la qualità della rosa. Alla fine, però, non è sempre detto che se compri giocatori importanti, poi rendi di più. È chiaro che il derby prima della sosta ha lasciato un grande amaro in bocca in tutto l’ambiente. Ci si aspettava un atteggiamento diverso perché era un derby e tutti sanno quanto vale. Speriamo che con questa sosta per le Nazionali ci sia stata la possibilità di lavorare e di sistemare alcune cose che bisognava rivedere”.

Un passaggio al 3-5-2 la solleticherebbe?“Sì, penso che sia una delle soluzioni migliori per il Torino. Con il centrocampo a cinque puoi garantire un supporto a Zapata in attacco e così puoi dare più palloni giocabili al colombiano. È chiaro che un centrocampo a cinque ti dà solidità. Bellanova, Vojvoda e Lazaro possono fare i quinti in modo egregio. Dunque, mi sembra che ci siano tutti gli ingredienti per il 3-5-2”.

In questo avvio di stagione la coppia Ilic-Ricci ha faticato. Ne gioverebbe con un passaggio a cinque?“Sì, sono d’accordo: hanno faticato. Con un centrocampo centrale a tre possono convivere meglio e coprire meglio gli spazi. Gioverebbe anche a loro il cambio di modulo”.

E Vlasic mezz’ala la stuzzica?“Potrebbe essere il perfetto trait d’union tra centrocampo e attacco. Serve un ponte tra i reparti e Vlasic può essere l’uomo ideale. A lui piace svagare e girare per il campo. Come mezz’ala potrebbe rendere al meglio, anche perché guarderebbe maggiormente di fronte a sé. Tutto, però, sta a Juric. Il tecnico ha già sottolineato più volte che non ama le due punte, se non in alcuni momenti specifici della partita. Qualcosa, comunque, avrà rivisto in queste settimane”.

Come giudica nel suo percorso di crescita il triennio alla guida delle squadre giovanili granata? “È stata bellissima perché ho fatto tre ottime annate con Under-16, Under-17 e Under-18. Ho potuto allenare ragazzi che adesso sono in Primavera o in Serie C. Un triennio utile del mio percorso e poi sulla panchina di un club al quale sono particolarmente affezionato perché con la maglia granata ho un rapporto speciale”.

Conosce molto bene Alessandro Dellavalle: cosa può dare?“È un giocatore forte. Lo portavo con me ed era sotto età di un anno. Si vedeva che aveva qualità, mentalità e voglia di arrivare. Non è un caso che sia diventato un giocatore importante per il Torino e per la Nazionale. Speriamo si possa ritagliare qualche spazio in Prima Squadra: sarebbe la ciliegina sulla torta”.

Stessa domanda per Aaron Ciammaglichella.“È un giocatore importante: l’ho portato con me quando ero nell’Under-18. È un piccolo professionista che sta attento a tutti i dettagli sia dentro sia fuori dal campo. È un ragazzo eccezionale e ha qualità significative. Speriamo che non si perda e rimanga sempre sul pezzo”.


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