Sabato sera alle ore 20:45 il Torino ospiterà il Sassuolo. La formazione neroverde è reduce da un'estate di grandi cambiamenti dato che in sede di mercato sono state compiute diverse operazioni importanti in uscita alle quali sono susseguiti altri movimenti in entrata. L'inizio di stagione del Sassuolo non è stato dei migliori e per conoscere bene i punti di forza e i punti di debolezza della squadra di Dionisi abbiamo fatto una chiacchierata con Andrea Fratti che segue le vicissitudini del club neroverde per conto della Gazzetta di Modena.
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Fratti (Gazzetta di Modena): “Il Sassuolo sta affrontando difficoltà inattese”
Buongiorno Andrea, in che stato di forma arriva il Sassuolo a questo impegno contro il Torino?
"In estate il Sassuolo è cambiato tanto e ha ceduto giocatori importanti e ha acquistato soprattutto giovani. Ci si aspettava un periodo di rodaggio però adesso si stanno presentando difficoltà inattese. È un Sassuolo non ben definito anche rispetto agli anni scorsi. Non ha raccolto molti punti anche se ha concesso pochi gol nonostante in passato abbia sempre avuto una difesa un po' ballerina. In attacco però ha segnato molto meno e questo è condizionato dai tanti cambiamenti estivi ma anche dagli infortuni che stanno caratterizzando questo avvio di stagione".
Negli anni passati il Sassuolo aveva sempre uno dei migliori attacchi del campionato. Sta risentendo solamente delle cessioni pesanti come Raspadori e Scamacca?
"Tra le squadre della seconda fascia in Serie A il Sassuolo ha sempre avuto uno dei migliori attacchi. Quest'anno sta faticando a creare gioco offensivo sia con De Zerbi che prima ancora con Di Francesco. Era una squadra che creava tante palle gol ma che in difesa concedeva tanto, quest'anno invece crea meno ma concede anche meno. La cessione di Raspadori e Scamacca pesa e i nuovi si devono ancora ambientare. In attacco sono arrivati Pinamonti e Laurienté che devono ancora entrare negli ingranaggi. Poi manca anche chi poteva aiutarli nell'ambientamento come Berardi che è fuori per infortunio e questo pesa moltissimo. Mancano i senatori del reparto offensivo come anche Traoré e Defrel".
Che giocatore è Laurienté? In estate è stato a lungo seguito anche dal Torino che però alla fine si è dirottato su altri obiettivi.
"Lui è arrivato al Sassuolo proprio in extremis dopo la cessione di Raspadori e prima era stato anche accostato al Torino. La cifra per il suo cartellino è stata importante perché si aggira sui 10/12 milioni di euro. Grazie all'incasso della cessione di Raspadori il Sassuolo ha potuto chiudere quest'operazione. Laurienté è un attaccante esterno che preferisce giocare a sinistra ma in queste giornate viene messo a destra per sostituire l'infortunato Berardi. Si tratta di un giocatore veloce che punta sempre l'uomo ed è dotato di un gran calcio perché tira molto bene anche dalla distanza. Le punizioni sono la sua specialità. Lui e Pinamonti, tra quelli arrivati in estate, sono i giocatori più maturi e già pronti per la Serie A. Ha iniziato bene e nell'ultima sfida con l'Udinese ha fatto anche un assist".
Quali possono essere dunque i punti deboli di questo Sassuolo che il Toro dovrà provare a sfruttare?
"Al di là dell'attacco che ho già citato come un reparto con dei limiti, ci sono anche altri problemi. In questo momento il Sassuolo gioca a 3 in attacco ma a sinistra viene impiegato Kyriakopoulos che un terzino quindi in realtà è un attacco a 2. A centrocampo una mezzala non è ancora definita, i punti fissi sono solo Maxime Lopez e Frattesi. Dionisi sta provando diverse soluzioni per il terzo ma senza trovare ancora la quadra. E poi in difesa a livello di centrali ci sono diverse scelte ma come terzini sono rimasti solamente in due che sono Toljan e Rogerio. Sono sempre quelli e hanno limiti in fase di spinta, stanno facendo gli straordinari anche se l'anno scorso non giocavano così tanto e per ora stanno facendo fatica".
Quali sono invece i due o tre giocatori del Sassuolo più in forma e che un tifoso del Toro dovrà temere maggiormente?
"Il giocatore chiave del Sassuolo è Maxime Lopez, lui detta il ritmo e fa girare la squadra. È davvero il cuore di questa squadra soprattutto ora senza Berardi. Direi anche Frattesi perché è il giocatore degli inserimenti e può arrivare a 6/7 gol a campionato. Infine dico anche Laurienté che è quello a cui vengono affidati gli uno contro uno e si sfrutta molto la sua velocità in attacco".
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