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Esclusiva

Fulvio Pea su Biraghi a TN: “Il Toro ha trovato chi può battere le punizioni”

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
In esclusiva su TN le parole dell'ex allenatore di Cristiano Biraghi ai tempi della Primavera dell'Inter (dal 2009 al 2011)

Fulvio Pea è stato uno dei fondamentali tramite dalle giovanili alla Prima Squadra per il neo acquisto granata Cristiano Biraghi. Lo ha allenato per un paio di stagioni, dal 2009 al 2011 con la Primavera dell'Inter. Dopo quel biennio, Biraghi ha iniziato la sua scalata dalla Serie B con Juve Stabia e Cittadella alla Serie A con Catania, Chievo e soprattutto Fiorentina. Per Biraghi una carriera luccicante da oltre 300 partite in Serie A. Per parlare del Biraghi ragazzo e non solo, in esclusiva su Toro News interviene Fulvio Pea, oggi direttore tecnico della nazionale albanese.

Buongiorno Fulvio. Com'era da ventenne Biraghi?"Ragazzo straordinario, capace di aiutarsi da solo. A livello di Under-19 non aveva il posto assicurato, se l'è guadagnato con il duro lavoro e non si è fermato lì: è riuscito anche a fare una grande carriera in Serie A. Si dovrebbe fare i complimenti da solo per quello che è riuscito a fare. Nonostante la non più giovane età, vuole ancora mettersi in gioco in una piazza di alto livello come quella del Torino. Ciò conferma quanto vale questo ragazzo sia in campo sia fuori. Detto questo: il Torino con Biraghi ha fatto un grandissimo acquisto". 

Tra l'altro, fino alla scorsa stagione a Firenze quando è stato chiamato in causa ha garantito ottime prestazioni. "Sì, le sue prestazioni fino alla scorsa stagione sono state eccellenti. Tecnicamente è bravo, sa battere bene le punizioni e sa difendere molto bene. Ha tanti vantaggi. Il Torino ha preso un giocatore completo". 

Si attendeva una carriera così da parte di Biraghi?"No, non me l'aspettavo sinceramente. Mi ha felicemente sorpreso. Dentro di me speravo che il destino riservasse a Cristiano uno spazio importante nella sua carriera perché si impegnava talmente tanto che meritava di coronare il suo sogno". 

Come accennava prima, Biraghi è un bel battitore di punizioni. Conferma?"Sì, è un altro motivo per cui dico che è un grandissimo acquisto. Va dato atto alla dirigenza che ha colto un'occasione importante colmando alcune lacune all'interno della rosa. Da quanto ho letto il Torino è da anni che non ha un battitore di calci di punizione. Ecco con Biraghi l'ha trovato".

Dopo tanti anni in panchina, oggi è direttore tecnico dell'Albania: come sta andando l'esperienza?"Sono soddisfatto e contento. Sono a capo di sei dipartimenti, quindi il lavoro da fare è tanto. Ormai da due anni ricopro il ruolo. Sette anni fa quando ho abbandonato la panchina ero molto preoccupato circa il mio futuro nel mondo del calcio, oggi a distanza di sette anni posso dire di essere soddisfatto per come stanno andando le cose". 

Il Torino ha in prestito al Messina Haveri. Può ambire a qualcosa di più della Serie C?"I buoni giocatori con il tempo emergono e diventano protagonisti anche in Serie A. Bisogna saperli aspettare. Con i giovani non bisogna aver fretta. Vedremo se sarà anche il caso di Haveri". 

Vanoli ha percorso una carriera simile alla sua, fatta di tanta gavetta. Quanto conosce il tecnico granata?"Lo conosco, l'ho seguito in questi anni perché mi piace il suo modo di allenare e di giocare. L'anno scorso è riuscito a imporsi sul campo e nello spogliatoio a Venezia e quest'anno sta facendo molto bene in Serie A".