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Esclusiva

Fuser a TN: “Vanoli riuscirà a far capire al gruppo che il Toro è speciale”

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
In esclusiva le parole dell'ex centrocampista granata grande amico di mister Vanoli, con il quale è stato compagno al Parma

Quando Paolo Vanoli parla di Diego Fuser gli si illuminano gli occhi. I due sono stati compagni di squadra nel magico Parma di Callisto Tanzi e sul finire degli anni Novanta sono diventati grandi amici. Nel ritiro di Pinzolo è capitato di sentire Vanoli parlare di Fuser e di etichettarlo come "uno dei centrocampisti più forti con i quali abbia mai giocato". In effetti, la sintonia tra Vanoli e Fuser in campo era notevole e i due sono rimasti in ottimi rapporti anche oggi a distanza di quasi trent'anni. Fuser, oggi residente in provincia di Asti e ormai in disparte dal mondo del calcio, seguirà con particolare attenzione la prossima stagione del "suo" Toro allenato dal suo caro amico Paolo. In esclusiva su Toro News l'ex centrocampista ci parla proprio di Vanoli e del loro rapporto.

Buongiorno Diego. Ha sentito mister Vanoli?"Ci siamo messaggiati quando è stato ingaggiato dal Toro. Gli ho detto che ero contento e che non vedevo l'ora di poterci rivedere". 

Gli anni al Parma insieme sono stati davvero strepitosi..."Sì, sono stati anni bellissimi. Facevamo parte di una grandissima squadra, il livello era straordinario. Con Paolo il rapporto era eccezionale: ci facevamo i favori a vicenda, io qualche assist, lui qualche gol. Paolo è un ragazzo molto educato e a modo. Credo che possa diventare davvero un grande allenatore, gli auguro tanta fortuna con il nostro Toro". 

Si poteva capire che Vanoli sarebbe diventato un affermato tecnico?"Non ne avevamo mai parlato, poi l'ho seguito negli anni e ho visto che allenare era la sua passione. Ha fatto tanta esperienza con tanti allenatori e quello fa. Speriamo che riesca a creare un bel gruppo nel Torino, un gruppo capace di seguirlo. Solo così si può fare una bella stagione, magari parti con aspettative non troppo alte e poi diventi la rivelazione. Mi auguro che possa far quello in granata". 

Nella conferenza stampa di presentazione Vanoli ha parlato di gavetta, passione e appartenenza. Queste tre parole lo rispecchiano?"Sì, sì perché Paolo è capace di andare indietro nella storia. Il Toro è sempre stato appartenenza, è sempre stato senso della maglia. Ha detto delle cose giustissime perché non si possono dimenticare le pagine di storia quando si è calciatori e allenatori". 

Del resto per uno come lei cresciuto nel Toro il senso di appartenenza ha un significato particolare."Sì e mi piacerebbe proprio che Paolo riuscisse a far capire a tutti i giocatori che la maglia del Torino è speciale e vestire la maglia granata è importante. Per come lo conosco ci riuscirà". 

Andrà a trovarlo a Torino?"Assolutamente sì, non vedo l'ora di incontrarlo. Appena torna dalla Francia andrò a trovarlo al Filadelfia. In questa stagione sono molto fortunato: binomio Toro-Vanoli, la squadra in cui ho iniziato e finito la carriera allenata da un caro amico". 

Quanto peserà nel Toro l'assenza di Alessandro Buongiorno?"Ha fatto bene e la sua perdita pesa. Non bisogna mai scordarsi che i giocatori possono andare, però la cosa più importante è come vengono sostituiti".