Il Torino prima dell'attesissimo derby in casa contro la Juventus dovrà ancora vedersela con l'Empoli. Nel 31° turno di Serie A i granata faranno visita alla formazione azzurra allenata dall'ex Davide Nicola. Di questo e molti altri temi abbiamo parlato con Simone Galli di PianetaEmpoli che ringraziamo per essere concesso ai nostri microfoni e averci presentato la partita dal punto di vista della squadra toscana.
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Galli (PianetaEmpoli): “Niang? Fornisce il suo contributo ma non ha dato il meglio”
Buongiorno Simone, al momento dell'arrivo di Nicola, l'Empoli ha raccolto molti punti svoltando la sua stagione. Ora però è reduce da quattro sconfitte in fila, che squadra arriva alla sfida contro il Torino?"Dopo un avvio fulminante, in cui l'Empoli si è rimesso in carreggiata, sono arrivate queste quattro sconfitte consecutive che hanno riportato gli azzurri a un passo dal baratro. Ormai è chiaro che questo campionato è una sorta di montagna russa in cui di giornata in giornata possono cambiare tante cose. Anche mentalmente non è facile assorbire questa altalena di risultati. La squadra sta bene, almeno dal punto di vista atletico, semmai occorrerà verificarne la tenuta mentale. Non sembra in affanno, anzi in difesa con Nicola ha trovato maggiore compattezza. Ed è proprio su questa compattezza difensiva che si punta maggiormente per il rush finale".
Cosa ha saputo dare Davide Nicola al momento del suo arrivo ad Empoli? A Torino è una persona che gode di molti estimatori per quanto fatto sulla panchina granata…"Nicola è arrivato con le idee chiare e ha saputo dare grandi motivazioni a un gruppo che sembrava appiattito. L'avvio scoppiettante è gran parte merito del tecnico, che è stato un martello costante nei confronti dei suoi giocatori fin dal primo giorno. Si è visto qualcosa di diverso anche dal punto di vista tattico, ma è principalmente sul piano mentale e motivazionale che ha trasmesso più voglia alla squadra. Ha dato veramente ciò che gli era stato chiesto, ovvero una scossa. Adesso dovrà fare qualcosa in più, perché non basteranno solamente i buoni propositi e la carica agonistica".
E invece Niang che giocatore è in questo suo ritorno in Serie A dopo diversi anni? Ha segnato già tre rigori pesanti dal momento del suo arrivo…"Niang è arrivato con grande curiosità perché si tratta di un calciatore solitamente fuori dai parametri di una società come l'Empoli. Si è calato subito nella nuova realtà, risultando decisivo con la sua perfezione dal dischetto. Manca ancora del ritmo partita completo, è un giocatore che a volte si isola un po' troppo e rischia di uscire dal match. Sta dando un buon contributo ma penso che ancora non abbiamo visto il miglior Niang".
Quali sono i punti deboli principali di questo Empoli? Su cosa dovrebbe puntare Juric per vincere il match?"Indubbiamente a una ritrovata compattezza difensiva fa da contraltare un attacco che fa ancora tanta fatica. Nonostante in rosa ci siano giocatori di livello e di esperienza, la squadra segna pochissimo e non riesce a tramutare in gol le occasioni che crea. D'altra parte è sempre stata una costante fin dalla prima giornata: l'Empoli è propositivo, non difetta mai di voglia, ma difetta di praticità e di solidità sotto porta. L'emblema di questo è Cambiaghi, uno dei migliori attaccanti in rosa che, nonostante sia uno dei più presenti in zona-gol, non è ancora riuscito a segnare la sua prima rete stagionale".
D'altro canto invece quali possono essere le principali armi della formazione azzurra? Chi sono i giocatori più in forma nell'ultimo periodo?"Credo che la principale arma consista nella carica agonistica che sa trasmettere Nicola. L'Empoli sa di avere di fronte un avversario superiore, ma dovrà metterci tutta la buona volontà e la grinta perché raccogliere zero punti sarebbe preoccupante. A questo aggiungo, come dicevo sopra, la qualità difensiva: con la difesa a tre gli azzurri sono più solidi e possono contare su calciatori esperti. A livello individuale è difficile ipotizzare chi stia meglio al momento. Anche con l'Inter l'Empoli ha giocato una buona partita corale ma senza troppi squilli dei singoli. Paradossalmente il calciatore più in forma è proprio Cambiaghi, anche se è ancora a secco di gol".
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