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Esclusiva

Garofalo a TN: “Un consiglio a Vanoli, su Lobokta serve una marcatura a uomo”

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
In esclusiva le parole dell'ex laterale difensivo granata. Partenopeo di nascita, conosce a fondo il mondo Napoli

Agostino Garofalo è un fine conoscitore delle cose targate Napoli. Partenopeo, oggi collaboratore tecnico della Nocerina in Serie D, è stato laterale difensivo del Torino tra il 2010 e il 2011. Ottimo gregario sulla corsia di sinistra, ha vissuto una buonissima carriera in Serie B. In esclusiva su Toro News prova a illustrarci i principali temi della sfida di domenica tra il Torino di Paolo Vanoli e il Napoli di Antonio Conte.

Buongiorno Agostino. Che giudizio su questo Toro?"Ha iniziato benissimo e la squadra prometteva bene. Alcuni infortuni hanno minato il percorso e credo che oggi il Toro sia in linea con quanto fatto nelle ultime stagioni". 

Obiettivo salvezza?"Sì, bisogna blindare la salvezza. Ambire a qualcosa in più si può far sempre tempo. Il Toro meriterebbe sempre l'Europa per blasone e storia, quest'anno però è quasi impossibile. Nello stesso tempo penso che una salvezza tranquilla sia alla portata". 

Lei conosce bene anche Venezia, ex piazza di Vanoli. Non sono paragonabili le due realtà per pressione?"La pressione è notevolmente diversa. La maglia granata pesa, fidatevi. Non è facile rappresentare il Toro. Il mister è in gamba. Ha però bisogno dei giocatori e attualmente gli mancano delle pedine". 

Già ai suoi tempi Cairo era contestato, però oggi siamo a livelli ben superiori."Quando c'è tanta passione è normale contestare. I tifosi devono ambire ai fasti del passato. Io penso che Cairo ci tenga alla causa granata, ha provato a trasmettere qualcosa. Avere una squadra ai vertici è difficile, però Torino è Torino e merita di più". 

Pesa la contestazione sulla squadra?"Certo, questa contestazione fa pesare ancor di più la maglia. Bisogna avere dei giocatori con gli attributi. Del resto, chi gioca nel Toro e va a Superga capisce quanto vale la storia di questo club". 

Da ex laterale pensa che manchi di più Bellanova al Toro piuttosto che Buongiorno?"No, Bellanova era importante ma Buongiorno al Napoli si sta dimostrando un campione. Nel Toro si sente la mancanza di entrambi. Bellanova ha una gamba devastante, è secondo solo a Theo Hernandez per il passo sulla corsia. Per il Toro era una salvezza affidargli la passa sulla destra. Nello stesso tempo Buongiorno si è imposto al Napoli, non era scontato. Sta dimostrando un nuovo status: è diventato un vero campione, cresce costantemente in letture e in sicurezza. Credo possa diventare un top a livello mondiale".  

E poi si è fatto male Zapata."Sì, manca anche il finalizzatore: Adams non è un cecchino come Zapata sotto porta. Adams ha ampi margini di miglioramento, però il colombiano manca. E poi se aggiungi anche i piccoli infortuni di Ricci e Ilic, capisci bene quanto puoi andare in difficoltà". 

Che partita si aspetta tra Torino e Napoli?"Non sarà difficile solo per il Torino, anche per il Napoli perché andare all'Olimpico non è mai facile. Si tratta di una partita che si prepara da solo. La partita è sentita, credo che Vanoli imposterà tutto sul ritmo. Un mio consiglio, anche se non voglio insegnare nulla al mister: marcatura a uomo su Lobotka, colui che sa cambiare il Napoli. Quando c'è Lobokta, il Napoli si esprime meglio. Per limitare il Napoli bisogna concedere meno tempo possibile ai suoi palleggiatori".