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FLORENCE, ITALY - JANUARY 10: Dusan Vlahovic of ACF Fiorentina celebrates after scoring a goal during the Serie A match between ACF Fiorentina and Cagliari Calcio at Stadio Artemio Franchi on January 10, 2021 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Il Torino ospiterà alle 20.45 la Fiorentina. Davide Nicola sfiderà Cesare Prandelli. Ad introdurci la sfida il collega di Radio Bruno Andrea Giannattasio, che segue da vicino le vicissitudini del club viola.
Andrea, che Fiorentina è lecito attendersi questa sera contro il Torino?
“Dal punto di vista tattico direi che stasera ci sarà una Fiorentina molto simile a quella della partita vinta contro il Crotone. Sembra che Cesare Prandelli abbia trovato l’equilibrio con il 3-5-2, modulo già utilizzato ad inizio stagione da Beppe Iachini. Il nuovo tecnico inizialmente ha sperimentato una difesa a quattro ma i risultati non sono stati soddisfacenti. Anche a livello di uomini penso che verrà data continuità agli uomini visti contro il Crotone, a partire da Bonaventura. Non mi aspetto, perciò, cambiamenti”.
A Firenze qual è il clima dopo un girone d’andata così deficitario?
“Quello appena trascorso è stato il secondo peggior girone d’andata della storia della Fiorentina. Peggio aveva fatto la squadra soltanto nel 2001, quando chiuse con 14 punti il girone d’andata e poi non solo retrocedette ma addirittura fallì. La rosa 2020/2021 è più esperta di quella dell’anno scorso, ma pure nella passata stagione le cose non andarono molto bene. Ad agosto c’erano aspettative maggiori, soprattutto dopo la campagna acquisti che aveva portato a Firenze giocatori di grido come Borja Valero, Bonaventura e Callejon. È chiaro che in città serpeggia grande delusione. Adesso, però, sembra che sia stata trovata la formula giusta con Prandelli. Sarà importante iniziare al meglio il girone di ritorno. Vincere contro il Torino, dopo averlo fatto con il Crotone, rappresenterebbe un allungo significativo sulla zona rossa”.
“Il presidente è stato esemplare. Quando arriva dall’America, si concentra esclusivamente sulla Fiorentina. Pensa alla squadra ma anche al progetto stadio e al progetto centro sportivo. A febbraio, tra l’altro, verrà posata la prima pietra del nuovo centro sportivo. Commisso è da elogiare anche per gli investimenti fatti in estate. Purtroppo, non è colpa sua se gli acquisti realizzati stanno sottoperformando e non stanno rendendo secondo le aspettative”.
Invece, a Firenze che idea vi siete fatti del Torino?
“Penso che in una stagione anomala come questa, finita ad agosto e iniziata un mese e mezzo dopo, prendere Giampaolo, allenatore preparato ma che impiega molto tempo ad inculcare le sue idee di gioco nella rosa, non è stato lungimirante. Credo che si poteva intervenire prima e procedere prima con l’avvicendamento in panchina. Il Torino di Benevento mi è piaciuto solamente nella ripresa. Nel primo tempo non mi ha fatto impazzire. Si sono, comunque, visti dei segnali positivi. Davide Nicola ha già messo la sua mano. A Benevento si è vista una scossa a metà e vedremo se stasera si vedrà del tutto”.
L’ultima domanda sul mercato della Fiorentina. Ci saranno altre operazioni?
“Dopo l’entrata di Kokorin, non credo che arriveranno altri calciatori. Però, la Fiorentina potrebbe liberarsi clamorosamente dopo pochi mesi di Callejon. Arrivato in estate per fare il sostituto di Chiesa, Callejon non ha reso perché la Fiorentina ha iniziato a giocare con il 3-5-2 dove uno con le caratteristiche di Callejon non riesce assolutamente ad inserirsi. Dopo sei mesi, dunque, potrebbe già esserci una clamorosa separazione”.
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