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interviste
Il giorno dopo l’amichevole granata ad Alessandria, risolta da un rigore del recuperato Recoba, la squadra a disposizione di Novellino prosegue la preparazione in vista della trasferta di Empoli. In sala stampa è la...
"Il giorno dopo l’amichevole granata ad Alessandria, risolta da un rigore del recuperato Recoba, la squadra a disposizione di Novellino prosegue la preparazione in vista della trasferta di Empoli. In sala stampa è la volta dell’ex empolese Vince Grella, completamente ristabilitosi dai recenti acciacchi e pronto a guidare il centrocampo insieme ad Eugenio Corini.
"Vincenzo Grella, domenica ritorna ad Empoli. I primi ricordi che le vengono in mente?Sono bei ricordi. Il primo è l’esordio in Italia contro la Juve, è stata una bella esperienza e la gara finì in parità. In Toscana sono cresciuto come giocatore e come uomo grazie a Silvio Baldini.
"I punti di forza dei prossimi avversari?La forza dell’Empoli sta nella buona organizzazione collettiva. Vannucchi è un giocatore molto importante in zona gol e assist. Buscè poi mi piace molto sia come uomo sia come giocatore. Ha un rendimento sempre costante.
"Firmerebbe per un pari in vista di domenica?Per mentalità non mi piace firmare prima della gara. Dobbiamo cercare di ottenere il miglior risultato possibile, e se questo sarà un pareggio ce lo prenderemo. La nostra forza deve essere il gruppo, come per tutte le grandi squadre.
"La squadra sta recuperando quasi tutti gli infortunati.E’ una buona notizia, ora abbiamo bisogno di cambiare marcia. Durante la sosta abbiamo lavorato molto da un punto di vista fisico
"Pesa la mancanza di vittorie in trasferta?La vittoria manca in trasferta ma anche in casa… Noi comunque partiamo sempre con l’idea di fare una prestazione importante. In trasferta spesso abbiamo giocato bene anche se finora i tre punti non sono ancora arrivati.
"C’è qualcosa dell’ambiente granata che l’ha sorpresa in questi mesi?Ero abbastanza preparato. Conoscevo la storia e l’importanza della squadra. So quanto sia seguita dagli appassionati ed il Toro è famoso anche in Australia, è tra le formazioni italiane più conosciute: sono contento di farne parte.
"Cosa si dice all’estero della situazione che vive il calcio italiano?Se ne parla molto, del resto le cattive notizie viaggiano più in fretta delle buone. Dispiace per la situazione che si è venuta a creare negli stadi, con le trasferte vietate. Tuttavia credo che chi ha deciso così l’abbia fatto pensando alla sicurezza della gente perbene. A livello culturale credo che si debbano accettare con più serenità le sconfitte, così oltretutto si gioisce ancora di più quando si vince.
"Cosa risponderebbe a un giocatore straniero qualora rifiutasse un ingaggio in Italia per questi motivi, come paventato da Kakà?Da ragazzino il mio sogno era venire a giocare in Italia, che rappresentava il massimo sotto tutti i puniti di vista. Ricordo che mi svegliavo alle 3 del mattino per vedere le partite delle coppe europee con in campo Milan, Napoli e qualche volta l’Inter. Se in futuro giocatori stranieri non volessero più venire in Italia gli direi: peggio per voi.
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