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interviste
di Valentino Della Casa - Torna il campionato, torna l'appuntamento di Toro News con Patrizio Sala, vecchia gloria granata e opinionista televisivo. Come di consueto, si parla dell'ultima gara disputata dal Torino, segnatamente...
di Valentino Della Casa - Torna il campionato, torna l'appuntamento di Toro News con Patrizio Sala, vecchia gloria granata e opinionista televisivo. Come di consueto, si parla dell'ultima gara disputata dal Torino, segnatamente quella con il Varese. E i giudizi sono decisamente positivi.Patrizio Sala, soddisfatto per la prestazione di ieri sera?E come potrei non esserlo? Rispetto a Torino-Cittadella ho visto letteralmente compiersi dei passi da gigante: più temperamento, reparti più compatti, più idee. Valutazione sicuramente positiva, anche perchè di fronte c'era un Varese che a mio parere è una squadra bene organizzata, e che non è tanto meno forte rispetto a quella dello scorso anno. Vero, anche loro hanno avuto alcune occasioni, ma direi che il risultato finale sia ampiamente meritato.Si parlava di idee: ieri il Toro ha dimostrato di averne tante davvero.Proprio così: tante trame di gioco, soprattutto dopo il vantaggio, e non è un dato casuale. Sapete meglio di me quanto sia importante il fattore psicologico, soprattutto in una piazza che ha bisogno di rigenerarsi come Torino. Quando la partita si mette in discesa, giochi con la testa più libera e osi di più. E poi, quando hai dei singoli come quelli di quest'anno, tutto diventa più facile.Ad esempio?A me sono piaciuti tantissimo Darmian, Basha Sgrigna (finalmente abbiamo la conferma di quale sia il suo vero ruolo) e soprattutto Guberti. Quest'ultimo credo sia da ergere a titolare inamovibile, o comunque a pedina di altra categoria: ha un tocco palla che pochi altri anno, anche in A. Io penso che, se ben supportato dalla squadra, potrà essere molto determinante. In generale, sembra che proprio l'attacco sia il reparto più competitivo della rosa.Sono d'accordo, anche perchè le alternative sono praticamente tutte di pari livello: Bianchi, Sgrigna, Ebagua, Pagano, Surraco, Guberti, Verdi, Stevanovic e tutti gli altri, c'è veramente l'imbarazzo della scelta. E per una squadra che punta alla promozione, tutto questo è fondamentale. Parlando di reparti, ho trovato in netto miglioramento il centrocampo, anche se c'è ancora qualcosa da registrare, e bene anche la difesa. Parisi? Ha grandissime qualità, verranno fuori tutte.Parlando proprio di alternative, finalmente non ha destato alcuna polemica la panchina -anche solo per turn over- di Bianchi.Io credo che Ventura non abbia, né avrà mai, dei giocatori “fissi”, ossia dei giocatori intoccabili per principio. È un discorso molto giusto anche (se non soprattutto) a livello motivazionale: coinvolgi proprio tutti. Trovo giusto il turn over, e anche come il mister abbia voluto gestire Bianchi, non schierandolo da titolare ieri sera, concedendogli mezzo turno di riposo. D'altra parte -ed è una cosa che bisognerebbe proprio imparare- si devono sempre sospendere i giudizi a fine partita: anche io ero stupito o comunque curioso di vedere come avrebbe reagito una squadra cambiata per sette undicesimi rispetto a mercoledì. I risultati sono davanti agli occhi di tutti.Ultima domanda: un augurio per il prosieguo della stagione?Di viaggiare con i piedi di piombo. Tutti questi giudizi positivi non devono essere interpretati male: siamo solo alla terza partita e potrebbe ancora accadere tutto e il contrario di tutto. Ma da questo punto di vista, Ventura è sicuramente una garanzia. Il miglioramento c'è stato di sicuro, ora si perseveri.
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