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Mondonico: ”Il Toro può sognare l’Europa”

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Impossibile, quando si parla di una sfida fra Toro e Atalanta, non pensare ad Emiliano Mondonico. Naturalmente, è all’allenatore dell’ultimo Toro che ha fatto sognare i tifosi che abbiamo chiesto di parlare della prossima sfida che attende i...
Redazione Toro News

Impossibile, quando si parla di una sfida fra Toro e Atalanta, non pensare ad Emiliano Mondonico. Naturalmente, è all’allenatore dell’ultimo Toro che ha fatto sognare i tifosi che abbiamo chiesto di parlare della prossima sfida che attende i ragazzi di Ventura in casa dei bergamaschi allenati dall’ex tecnico granata Stefano Colantuono.   Emiliano Mondonico, che partita sarà allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”? “L’Atalanta sa esaltarsi davanti al proprio pubblico, ma il Torino potrebbe avvantaggiarsi trovando maggiori spazi per le proprie offensive”.   Che impressione le ha fatto la squadra di Ventura in questo inizio di campionato? “Mi è sembrata una squadra che sta cercando di ritagliarsi un ruolo da protagonista in questo campionato, come è giusto che sia, visto che stiamo parlando del Toro. Una delle anomalie di questo campionato è costituita dal fatto che sono salite dalla B due squadre come il Toro e la Sampdoria che definire neopromosse sarebbe riduttivo per la storia che rappresentano”.   Un giudizio sui due allenatori. Cominciamo da Ventura. “Uno dei suoi pregi è stato quello di identificarsi benissimo con l’ambiente granata. Poi, da tecnico esperto qual è,  perfettamente consapevole che quello che conta in Italia alla fine è il risultato ed è in base a quello che un allenatore viene giudicato”.   E Colantuono? “Sicuramente lui avrà avuto qualche problema in più ad entrare in sintonia con l’ambiente di Bergamo. Immagino che per un romano verace imparare la pronuncia bergamasca non sia facilissimo. A parte gli scherzi, è un allenatore grintoso e non è una persona che le manda a dire, caratteristiche che vengono apprezzate dalla gente dell’Atalanta, che per identificazione ed attaccamento alla squadra è molto simile a quella del Toro. E poi, dalla sua parte c’è la sfilza di risultati positivi che ha ottenuto alla guida dell’Atalanta, dalla promozione in A alla brillante salvezza nonostante la penalizzazione. E anche quest’anno sono partiti con il piede giusto”.   Quale sarà, secondo lei il ruolo del Torino in questo campionato di serie A? “Quello di quest’anno mi sembra un campionato parecchio anomalo. Non mi stupirebbe, in fatti, se ad arrivare in Europa fosse qualcuno diverso dai soliti noti. E io credo che sia il Torino che l’Atalanta potranno dire la loro in questo senso”.   Le sembra che il Toro abbia qualche problema a fare gol? “Leggendo i nomi dei componenti dell’attacco granata il gol non dovrebbe essere un problema. D’altro canto, prendendo in esame i numeri della passata stagione, si evince che il Toro ha avuto il suo punto di forza nella difesa, mentre in attacco altre squadre hanno avuto un rendimento migliore. E questo è un dato che fa riflettere”.   Si sente di fare un  pronostico per la partita di domenica? “Ragioni di cuore mi impediscono di sperare nella sconfitta di una delle due contendenti. Non potendo vincere entrambe, il mio risultato preferito sarebbe un pareggio