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interviste
di Andrea Ferrini
Dopo Lido Vieri e Nedo Sonetti concludiamo il trittico di piombinesi che in granata hanno lasciato un vivo ricordo. Aldo Agroppi, che oggi compie 67 anni, ha passato in granata 8 anni diventandone una bandiera. Il suo essere dichiaratamente anti-juventino e la verve tutta toscana ne hanno fatto negli anni uno dei personaggi più amati dal popolo granata. Lo abbiamo contattato in esclusiva per fargli gli auguri e per commentare la stagione del Toro.
Innanzitutto tanti auguri di buon compleanno da parte nostra e di tutti i tifosi del Toro.
''Grazie, ringrazio tutti e vi saluto con affetto.''
Cominciamo con due parole sulla situazione granata. Come valuti questa stagione, anche viste le tre vittorie consecutive?
''La situazione è senza dubbio migliorata, questi 9 punti hanno ridato linfa alle speranze granata. Prima eravamo all'inferno, ora siamo in purgatorio. Ormai i playoff sono l'obbiettivo da raggiungere, una volta lì bisognerà giocarsi il tutto per tutto.''
Domanda secca: Cairo vende a giugno o no?
''Dipende. Se il Toro, come spero, riuscirà a tornare in serie A sono convinto di no. Cairo vorrà rifarsi delle ultime brutte stagioni. Se invece malauguratamente la squadra non riuscisse a conquistare la promozione, sfiduciato, potrebbe lasciare il comando a qualcun'altro.''
Come giudichi il valzer Lerda-Papadopulo-Lerda?
''Si è trattato di una scelta necessaria. Lerda veniva da una serie di pesanti sconfitte e dal canto suo Papadopulo non ha avuto il tempo per capire cosa stesse succedendo.''
Questi esoneri hanno fatto scattare qualcosa di particolare nella testa dei giocatori?
''Situazioni come questa non sono delle novità nel mondo del calcio, possono succedere. Non credo che sia accaduto niente di particolare, semplicemente al Toro ora sta finalmente girando meglio. In fondo ricordo bene la partita contro il Livorno, con Papadopulo in panchina. Il Toro ebbe tre lampanti occasioni da gol, se ne avesse realizzata una prima degli avversari probabilmente la partita sarebbe finita diversamente e Papadopulo sarebbe ancora al suo posto.''
Chiudiamo con una piccola provocazione. Dopo quella rete annullata nel 1972 è contento di vedere la Sampdoria sull'orlo della B?
''Assolutamente no, quello che vorrei retrocedere in serie B è Lippi. La Sampdoria è una squadra bella e simpatica da quando se n'è andato via lui!''
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