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interviste
Nasce #IoRestoACasa con Toro News, il format pensato da Toro News per intrattenere e informare i suoi lettori in questi difficili mesi di quarantena forzata. Ogni settimana nuovi ospiti, nuove interviste e nuove storie da raccontare. Non solo calcio tra i temi trattati, ma anche gli hobby, gli interessi e le passioni dei protagonisti; che vi aiuteranno a conoscere meglio tutti i personaggi legati al Torino FC che interverranno.
Ospite esclusivo del nostro Nicolò Muggianu nella seconda puntata di #IoRestoACasa con Toro News, il portiere classe 2000 di proprietà del Torino ma in prestito alla Fermana, Luca Gemello: "Io sono a casa ma la sto vivendo bene, cerco di passare il tempo. Siamo fortunati di avere la tecnologia per metterci in contatto con le nostre famiglie. Il prof della società ci fornisce allenamenti quotidianamente, siamo seguiti da un professionista, facciamo il nostro lavoro a casa. Mi alleno un'oretta al giorno, preferisco fare al pomeriggio l'allenamento principale. Prima era corsa all'esterno, ma adesso non possiamo uscire di casa e quindi sono movimenti sul posto. Al mattino preferisco fare quello che durante l'anno non riesco a fare come stretching o postura. Per il resto un po' leggo, un po' gioco alla Playstation con Isacco che conosco molto bene visto che ha giocato alla Primavera. Serie Tv? In questo momento guardo Elite, prima che inizi la Casa di Carta".
https://www.toronews.net/toro/iorestoacasa-con-toro-news-zaccagno-per-me-il-toro-e-tutto-sirigu-emblema/
Com'è stato il salto dalla Primavera alla Lega Pro?
"Non è stato facile fare il salto tra i professionisti, tutti lo dicono quando si è alla Primavera ma quando lo tocchi con mano ti rendi conto. All'inizio con la Fermana non giravamo bene come gruppo. Nella prima metà di stagione ho giocato con continuità, poi a gennaio ho perso il posto: è arrivato un portiere più esperto che mi sta facendo crescere e l'importante è quello. La più grande differenza è che ogni giocatore di Lega Pro deve portare la vittoria a casa, si predilige il risultato magari a discapito del bel gioco. Bisogna portare obiettivi a casa per la società".
Qual è il tuo ricordo più bello con la maglia granata della Primavera?
"La vittoria della Supercoppa è stata una vittoria molto bella ed emozionante. Anche la cavalcata alla semifinale che poi abbiamo perso con l'Atalanta. Ci ha uniti molto come gruppo e abbiamo fatto bene anche se siamo usciti".
Ti vedi in prima squadra con la maglia del Toro?
"Un giorno mi piacerebbe giocare in prima squadra con il Torino è mio sogno, essendo tifoso spero di arrivarci".
Sei un abile para rigori, qual è la tecnica che utilizzi?
"E' il momento, l'adrenalina del momento. Ormai con tutti i programmi che abbiamo per studiare gli avversari, noi vediamo sempre dove tirano i tiratori. Mi è capitato anche di cambiare lato a volte e parare comunque. E' più istinto non tecnica".
Adesso devi dire, rispetto alla Primavera dello scorso anno, il nome di quattro giocatori: il più talentuoso, il più simpatico, il più pazzo e quello che in campo si faceva sentire di più.
"Il compagno più talentuoso Millico. Rauti il più simpatico, anche se dopo mi chiamerà per tirarsela. Michelotti è un bel pazzo, grande amico, ma bel pazzo. Quelli che in campo si facevano sentire di più, sia a parole che a mazzate erano Onisa e Ferigra".
Domanda da parte di un utente Instagram, ritorneresti al Fossano?
"Il Fossano è nel cuore, spero di arrivarci tra tanto tempo a dare una mano. Ma prima spero di vivere la mia carriera".
Com'è stata l'esperienza del ritiro di Bormio la scorsa estate?
"Il Torino è una società che mette la prima squadra alla Primavera molto. Spesso vai un giorno sì e un no e non ti senti di essere in Serie A. Quest'estate sono stato a Bormio ed ero in costante rapporto con portieri di livello come Sirigu, Rosati e Zaccagno. L'ho vissuta anche molto da tifoso visto che era molto contento di stare con giocatori così importanti".
Qual è il tuo idolo?
"Casillas è il mio idolo, mi ci rivedo anche fisicamente. Poi, forse sarà scontato, però apprezzo davvero molto quello che Sirigu sta facendo al Toro".
So che in cucina sei bravo, che menù mi faresti se ti vengo a trovare?
"In cucina me la cavo, mi piace molto, mi appassiona. Io cucino e Isacco mangia. Me la cavo molto bene con i risotti, però scarseggio con i dolci. Il menù che ti farei se mi venissi a trovare sarebbe: risotto con funghi, pancetta e panna. Come secondo pollo al curry, mentre come dolce una torta alle mele".
Qual è il giocatore più forte con il quale ti sei allenato?
"Iago Falque, è troppo forte".
Millico può diventare un punto di riferimento per i granata?
"Vincenzo può diventare un punto di riferimento per il Toro, ha le qualità. Lui sa che deve mettere un po' a posto la personalità, deve aiutare di più la squadra però ha tutto per sfondare".
Come si fa a diventare un portiere dei livelli di Sirigu?
"Ne abbiamo parlato in ritiro, è stato molto determinato ma ha avuto una carriera particolare. Dopo che è andato via dal PSG è stato bravo a non mollare e tornare a competizione a grandi livelli. Io posso solo lavorare e sperare di avere una carriera come la sua".
Stai seguendo la Primavera di questa stagione?
"Sto seguendo la Primavera di quest'anno. Lewis è forte, un gran portiere. All'inizio non parava da Toro, perché era impostato da una tecnica di parata più da tipo statunitense essendo lui americano. Quest'anno però è stata una grande rivelazione e ha fatto molto bene. All'inizio non era partito titolare e si è conquistato il posto con tanto lavoro: merita i miei complimenti".
Tornando al tema rigori. Vogliamo sapere cosa ne pensi di due cucchiai in particolare, che hai vissuto lo scorso anno. Quello di Vlahovic e quello di Millico...
"Quello di Vlahovic un po' me lo sentivo, all'andata lo disse che voleva farlo e al ritorno l'ha fatto davvero. Quella partita contro la Fiorentina è stata una partita dalle mille emozioni, con un pubblico che faceva impressione. Per quanto riguarda quello di Millico (sbagliato in finale di Supercoppa contro l'Inter ndr), se lui se la sentiva ha fatto bene a fare così. Se lo avesse segnato sarebbe stato ancora più bello vincere così. Invece ha sbagliato, ma abbiamo vinto lo stesso quindi è andata bene anche così".
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